Spogliare la propria anima non è mai facile, aprire il cuore anche dopo innumerevoli ferite lo è ancora meno. Certe cose per scriverle bisogna sentirle, averle vissute, altrimenti perdono di senso e di valore. Questa raccolta di poesie invece esige tutto il valore e il rispetto di colui che nonostante la mano tremante ha continuato a scrivere. ha lottato e sta lottando per vivere ogni gioia e dolore con la medesima intensità. Nelle sue disavventure il tempo sembra interminabile, eppure la poesia continua a scorrere nelle sue vene, scorre così prepotentemente che a un certo punto diventa incontenibile. Fra le pagine di quest'opera è impossibile non rivivere un pò del nostro quotidiano, ciò che con determinazione l'autore vuole farci provare, dimostrando che sono le verità della nostra vita ad emozionare davvero chi legge.
L' AUTORE
Luigi Alcaro nasce il 10 Ottobre del 1953 a Borgia, un paesino in provincia di Catanzaro .
E' un bambino sveglio e precoce e non smette di esserlo neanche quando in tenera età resta da solo con sua madre . Soffre per mamma Lucia, è una ferita indelebile, aperta nel suo cuore che segnerà per sempre il corso della sua vita . Negli anni non troverà alcuna giustificazione, non cercherà risposte nè soffrirà per qualcuno che avrebbe dovuto amarlo e invece vigliaccamente è scomparso dalla sua vita . Dai 6 ai 13 anni vive e studia in orfanotrofio a Cosenza . Terminate le scuole medie fa ritorno da mamma Lucia . Frequenta la scuola alberghiera, nonostante l'arte sia innata in lui, sceglie la concretezza. Da maggiorenne compie delle scelte che gli permettono di andare via dal sud per poter lavorare dignitosamente al nord, come ristoratore, inizia così a costruirsi un futuro dignitoso, è giovane e vuole realizzarsi . Luigi, per tutti Gino nonostante arrivi da un paese della Calabria si distingue per svariate ragioni, fra le tante, il suo modo di esprimersi, il suo ampio dizionario e la sua tenacia lo spingono a realizzare ogni suo progetto lavorativo. Oggi giunto alla pensione decide di mettersi in gioco, sa che è il momento di riempire fogli bianchi, sa di poter mettere nero su bianco le sue emozioni fatte di inchiostro, dubbi, incertezze e trppo spesso solitudine . Ma Gino ha vissuto sempre a pieno la sua vita, così la solitudine diventa sua fedele compagna mentre instancabilmente riempie fogli e fogli con pezzi di vita ....... la sua . Ma inpaziente e smanioso di veder realizzato il suo sogno decide nel frattempo di pubblicare una seconda raccolta di poesie inedite scritte nel periodo forse più difficile della sua vita e così la solitudine lascia il posto alla poesia, perchè Gino vuole scrivere, ha bisogno di buttare fuori tutto ciò che per troppo tempo ha tenuto dentro di sè . Così ci fa dono della sua opera, una raccolta di verità e sentimenti che non possono non emozionare, non possono che raccontare una storia la sua.
"I raggi del sole mordono gli occhi / Qualcuno canti una canzone di vento /"