"Urania e Pandemia" è un dialogo tra due sessantenni: l'intervistatore e l'intervistato. Argomento: i brevi amori adolescenziali e giovanili dell'intervistato, i primi turbamenti, le prime "cotte", i primi flirt, forieri di immense gioie come di cupi dolori. "Urania e Pandemia" è un libro nel quale potranno riconoscersi i padri come i figli e (perché no?) forse anche i nipoti, perché (sempre col beneficio del "forse") nonostante l'elettronica, lo smartphone, il tablet e il PC, le prime emozioni del cuore, anche a distanza di 40-50 anni, tutto sommato rischiano di essere sempre le stesse.
L'AUTORE
L'autore Antonio Pirani nasce a Ferrara il 25 luglio 1957 da famiglia operaia, non conclude gli studi tecnici iniziati dall'istituto "Copernico" della sua città, lavorerà tutta la vita (fino alla pensione raggiunta nel 2016) prima nel campo metallurgico poi energetico, ma mantenendo sempre viva la sua passione per la storia e la letteratura classica, nate durante l'infanzia. Ha già pubblicato "Liberata per tutti" con Albatros, "Io, Adelchi" con Lupi e Aletti (quest'ultima versione incompiuta), "Mitologia italica" e "Memorie di un revisionista" con lo stesso Lupi.
Entrammo, ci sedemmo uno di fianco all'altra, ci guardammo a vicenda con occhi languidi, chiacchierammo più amorevolmente che amichevolmente fino a quando le luci si spensero ed iniziarono le proiezioni, allora avvicinammo le nostre teste l'una all'altra, fino a farle toccare, io le cinsi le spalle con il braccio, il film era l'ultimo dei miei pensieri, avrebbero potuto proiettare un horror come un comico con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, che importanza aveva? Nessuna. Dentro la mia testa, dentro al mio cuore fin giù, nel profondo delle mie viscere, riecheggiava un solo nome: Anna, soltanto lei.