Fausto Valandi nasce in una masseria del sud dell'Italia durante gli ultimi anni del ventennio fascista. È il terzogenito di un latifondista e di una donna bigotta affetta da allucinazioni mistiche. L'educazione religiosa, rigida e deleteria influenza negativamente la vita dei fratelli Valandi soprattutto quella del secondogenito Emilio, la cui morte è il volàno degli sviluppi della storia.

Emilio affetto da albinismo, oppresso dall'amartofobia e con grande talento per la musica, è ingiustamente accusato dalla madre per aver commesso atti impuri. L'enorme senso di colpa alimentato dalla fobia di commettere peccati, lo logora nel fisico e nell'animo. Si dedica completamente alla musica, sua unica ragione di vita, decidendo di comporre un'opera musicale intitolata Infernus e originata dall'ossessione per il peccato e la relativa pena infernale. Emilio muore ultimando otto dei nove movimenti musicali previsti. La madre incolpa Fausto della sua morte e per punirlo, lo costringe a studiare da prete affidando l'indottrinamento ai rigidi metodi dello zio esorcista che vive in un piccolo paese della provincia di Benevento. Durante gli anni vissuti da seminarista, Fausto patisce la malvagità dello zio educatore. Diventato prete conduce una vita triste contrassegnata dalla pusillanimità che frena il desiderio di ribellarsi al destino funesto. Dopo la morte dell'odiato zio, una sera abiurando le sacre scritture attira l'interesse del diavolo che tramite tre ambasciatrici infernali, Miphe, Lepes e Thos (Mephistopheles), gli propone una vantaggiosa offerta per ottenere il patto demoniaco: riscattare la vita di Emilio attraverso la propria. Per meritare il patto Fausto deve compiere tutti i peccati indicati nell'Inferno dantesco nell'arco di ventiquattro anni. Abbandona l'abito sacerdotale e fugge raggiungendo Roma. In seguito si trasferisce in Olanda, viaggia sino a Tristan da Cunha e vive per quasi due decenni a Londra conducendo una vita stravagante e depravata segnata da un'escalation peccaminosa. Durante i primi anni londinesi ha un incontro casuale con Freddie Mercury. Al termine dei ventiquattro anni la stipulazione del patto avviene con la recisione dell'indice della mano sinistra, raffigurazione del distacco da Dio con riferimento all'affresco michelangiolesco della creazione di Adamo. Dopo la conclusione del patto Fausto costata che la sua coscienza è imprigionata in un corpo che ha le sembianze di Emilio, ma è posseduto dal diavolo che ne determina le azioni.

Il 20 aprile 1992 è in programma al Wembley Stadium di Londra, il Freddie Mercury Tribute. Verso la fine dello spettacolo compare sulla scena un bizzarro chitarrista metal che ha le fattezze di Emilio e che suona l'opera Infernus eseguendo tutti i nove movimenti. Consegue un gran successo da parte del pubblico, stregato dall'incredibile performance. Il chitarrista ha sei dita alla mano sinistra. Il dito soprannumerario compenso quello reciso durante la stipulazione del patto. Il diavolo ha mantenuto la promessa se pur a suo modo. Emilio ha ottenuto la fama agognata, Fausto ha riscattato la vita da pusillanime e il diavolo in cambio ha avuto la sua anima.