Excerpt from Un Illuminista Trentino del Secolo XVIII: Carlo Antonio Pilati

La storia del XVIII sec. � ancora campo fecondo per i colti vatori attenti. Gli archivi pubblici e privati, anche di piccole città e di borgate, sono pieni di materiali ignoti o poco noti: ad esem pio, epistolari, in gran copia. Poichè vi furono allora molti mi nuscoli ma vivaci centri di coltura che ora sono scomparsi, da cui irraggiava ed in cui convergeva una nudrita corrispondenza che li metteva in relazione col vasto mondo e del vasto mondo vi portava gli echi o taluni echi. Vi è da compiere, poi, sul ma teriale noto o ignoto, °tutta una rivalutazione di quel secolo, come in generale di quei secoli più vicini a noi, in cui la storia d' Italia e delle particolari unità politiche sue e della sua vita intellettuale certo si accorcia e immiserisce, ma in cui pure è da cercare e ri trovare i segni del silenzioso travaglio di rinnovamento morale e mentale, il processo di esaurimento della vecchia coltura e del vecchio ordine politico italiano, il graduale assorbimento della coltura europea ed il suo originale atteggiarsi nel nostro paese ecc. Ecc. Da alcuni anni questa rivalutazione si sta fa cendo. Vi hanno contribuito studiosi come Rodolico e Iemolo, Rota e Natali, Oiasca e Schipa, Benassi ed Anzilotti, Prato ed Einaudi e Pugliese ed altri, studiando giansenismo e principi riformatori, coltura e rapporti tra Stato e Chiesa, dottrine eco nomiche e sviluppo di forze produttive, sentimento nazionale in formazione e mentalità storica.... Le vecchie e più note facce del '700, con i suoi avventurieri e cicisbei e accademici, con il suo cosmopolitismo ed enciclopedi'smo di marca franc'ese, sono state messe un po' nell'ombra ed altre facce meno note e tradi zionali, più-veramente italiane e più simili alla nostra, hanno ricevuto luce.

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