Excerpt from Trattato di Virt� Morali

Mutarne'nonch� il dettato anche il senso. Al che fare se talora egli � tratto ad insaputa sua dall'avere non bene inteso il Tesoro, come dai raffronti da me istituiti e collo antico volgarizzamento di questo e coll' originale francese ho potuto le molte volte convincermi, alcun' al tra pure parvemi averlo ei fatto a disegno, coll' intendimento di cor reggerlo o di migliorarlo, ciocch� a dir vero gli � pure alcune volte riuscito. Altra fiata invece egli ne allarga la dicitura, ne chiosa il concetto. Da ci� si scorge che que sto trattatello pu� ben dirsi ricavato dal Latini, ma non pu� dirsi opera interamente di questo, e molto meno di colui che ne volgarizzo il libro settimo. Le sentenze, di cui � tutto fittamente intarsiato, son tratte da Cicerone, da Orazio, da Giovenale, da Seneca, da Boezio e da pi� altri scrittorio poeti morali, ma tristo a lui che si fidasse alle citazioni! Come quelle che spesso attribuisconoill' uno le sentenze che sono dell' al tro, e spesso ancora invano si, cer cherchbero in alcuno de' nominati. Ci� quanto alla composizione del libro. Nel quale per amore di verit� vuolsi ancora notare, che e per non esservnsi sempre seguito l'ordine di Brunetto, e per averne ommesso qua e l� lunghi brani senza racco starne con qualche arte e commet /t'ern� l' addentellato, spesso vien meno il costrutto ed il senso, e i conseguenti non legano guar� colle premesse. Non � dunque in ci� che sta il maggior pregio di questo li bro, bench� la sola bont� e sapienza delle sentenze, comunque poste ed a qualunque vi si attribuiscano, ba sterebbe grandemente a raccoman darlo.

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