Prima che il cartello con scritto "Vendesi", occupasse vistosamente una porzione della ringhiera del terrazzo antistante alla strada, e che si decidessero di spartire i ricordi della famiglia patriarcale in tanti rivoli di memorie personali, degli eredi viventi, prima di accomiatarsi ed andare ognuno per la propria strada della vita, veniva spontaneo, per Vitalba, avventurarsi nei suoi ricordi, ripassando a memoria quelli più personali e intimi che, da primogenita affondavano in un tempo più remoto, compresi brevi e lontani flash, come fossero intuizioni fugaci, che non sapeva se fossero stati racconti o sogni o storie realmente accadute. Era cosciente che, stavolta, questo sarebbe stato l'ultimo viaggio con le persone che avevano popolato la sua infanzia e che l'avevano intristita o rallegrata. La fotografia della famiglia, che per tanto tempo era stata esposta in sala, ora svuotata dai vecchi mobili che l'avevano arredata, testimoni dei momenti conviviali durati una vita, pareva vibrare per la sua vitalità, celebrando, al contrario, l'avvenuta scomparsa di tutti i soggetti, era una immagine in bianco e nero, probabilmente l'occasione di una commemorazione, in cui c'erano tutti i familiari, Ester e Ettore, i capostipiti della famiglia paterna, erano a sedere accanto, in una posizione autorevole ed Ettore appoggiava, incrociate, le sue mani su un nodoso bastone su cui premeva, Ester remissiva, lo sguardo basso, i capelli raccolti con uno chignon dietro la nuca, appoggiata al marito, i loro figli dietro, con le rispettive consorti, Ciro e Fulvia, gli occhi dritti all'obbiettivo del fotografo, Enea con Ortensia, di lato il capostipite della famiglia materna, Corrado, con un sorriso tirato accanto la moglie Fernanda, curva, sempre seria e in tensione con un abito di seta con tanti fiorellini tipo astro della Cina su sfondo scuro, da cui si percepivano sia pure nella foto in bianco e nero, i barbagli filiformi, dietro, il figlio Filippo e la fidanzata, poi moglie, Noemi.
Roberta Ricci
Laureatasi all'Università di Bologna con una tesi che vedeva protagonisti i bambini col mezzo fotografico e pubblicata in ebook: "I bambini e la fotografia" ha sempre avuto la fotografia come punto di riferimento, in particolare lo studio della fotografia nelle varie applicazioni di ricerca sul linguaggio con l'immagine. La sperimentazione fra le varie tecniche partendo dal mezzo fotografico con mostre ed interventi . La sua attività su SAT 2000 con il Maestro Pupi Avati come direttore che ha diretto una serie di incontri e di interviste, con la sua collaborazione con Giorgio Diritti per alcuni programmi.
Per i progetti artistici e comunicativi è stata costituita, assieme all'ing. Lucio Pardo, Bologna Sanità e Conoscenza, e a p. Giovanni Bertuzzi OP docente dell'Istituto Filosofico Domenicano l'associazione Mistic Media in cui è stato possibile programmare eventi in osterie e in luoghi di incontro per promuovere un concetto di inclusione e dare voce ad autori artisti sui simboli culturali e artistici, con la collaborazione con il prof. Pepper, dell'Università della Virginia . L'attività è visibile su you tube nel canale misticmedia. Parallelamente, per seguire l'evoluzione del progetto di studio delle immagini e del loro potenziale comunicativo universale, la comunicazione è affidata a mistic media blog