Questa non è una storia inventata. O meglio, non del tutto: ci sono fili fatti di fibre reali, tanto da palpitare quasi dietro le parole d'inchiostro. Parole piene degli accenti e degli sguardi della giovane Anastasia, che racconta le vicende che man mano le accadono nell'arco di circa un anno, con un tono colloquiale, uno stile semplice e lineare, ma con quelle suggestioni poetiche e quei pizzichi di umorismo che la contraddistinguono. Sullo sfondo, il profilo delle Alpi e la sky-line della Milano odierna.
Anastasia e la sorella Sofia sono amiche di due giovani di origine pakistana, Shaheen e Kadija. Un legame però improvvisamente minacciato dalla possibilità del matrimonio combinato di Shaheen con un cugino, notizia scatenante gli eventi successivi in un climax di azione e tensione emotiva, ma anche all'interno di un processo di crescita interiore.
Nel frattempo Anastasia, insieme a un altro giovane volontario, Filippo, si addentra nel mondo affascinante e tragico dei senza fissa dimora, lungo le strade notturne della metropoli milanese. Qui avviene l'incontro anche con il misterioso Elia, che ben presto per Anastasia diventa una sorta di guida nelle periferie della città.
Le strade dei diversi personaggi si incrociano ed Elia mette a disposizione di Shaheen un appartamento, dove la ragazza si rifugia in segreto dai genitori, i signori Rajid. Tuttavia, il piano va in fumo e il comportamento di Elia diventa criptico. Mentre Anastasija cerca di fare chiarezza sul suo rapporto con Filippo ed Elia, il matrimonio di Shaheen appare sempre più ineluttabile, sebbene le quattro amiche continuino a nutrire delle speranze, finché vengono spazzate via del tutto.
Dal Pakistan, dove Shaheen si sposa, arrivano faticosamente notizie. Anastasia ed Elia invece si avvicinano sempre di più nell'aiutare alcuni senza fissa dimora, Bobby e Beppe, e dopo incomprensioni e dubbi si scoprono infine innamorati l'uno dell'altra.
La storia si conclude con il ritorno di Shaheen in Italia. Solo nell'ultimo capitolo, collocato temporalmente cinque mesi più tardi, viene svelata la verità sul matrimonio della giovane, in lotta per ottenere il divorzio dal marito violento.
L'AUTRICE
Nata il 25 marzo 1994, abito in un piccolo paese in provincia di Varese.
Dopo il diploma, ho conseguito la laurea in Scienze della Formazione Primaria e attualmente sono supplente presso una scuola primaria.
I primi senza fissa dimora che ho incontrato sono stati quelli della stazione di Milano Porta Garibaldi; sono seguite altre esperienze con varie associazioni.
Amo leggere, cantare, ballare, disegnare ritratti e passeggiare nei boschi.
"Non lo so esattamente, ma c'è sempre stato per me qualcosa di attraente nella vita di strada, nelle esistenze fuori dagli schemi, nella povertà materiale."