Excerpt from Sulla Eterofillia: Dissertazione in Occasione del Concorso per la Cattedra di Botanica nella R. Università di Napoli e per la Direzione del R. Orto Botanico

IL Botanico che va rovistando giardini ed erbarn o va erborando per le campagne, non di rado s'imbatte in piante che portano in ciascun indi vidno foglie svariate, e ditîerenti da. Quelle di altri individui che in tutto il resto si somigliano. Questa varietà di forma delle foglie quando non venga attentamente considerata, può dar luogo ad equivoci sulla ricognizione delle specie. Lo che ripensando io, e spinto ancora da una certa natural vaghezza, mi sono indotto a fare diligenti ricerche sopra questo soggetto, e il frutto del mio lavoro imprendo ad esporre in questa scrittura. Se valga esso, comunque imperfetto, a contribuire alla più rigorosa determinazione della specie e quindi recar qualche profitto alla scienza botanica, lo decidano i sapienti cultori di questa. A mio giudizio, oltre il fine summentovato, questi miei studi, mentre han relazione con la parte più elevata della scienza, mi pare che raggiungano alcune utilità pratiche di non lieve importanza: come sono tra le altre, a cagion d' esempio, quella di meglio determinare l'origine e le condizioni delle forme di foglie diverse riunite nella stessa pianta, e l'unità del tipo a cui si riducono; l'età, e. Il riscontro che passa tra la piantolina nata dall' embrione seminale e quella parte che viene da gemma avventizia; il cangiamento di struttura quale effetto del cangiamento della forma. L'argomento è vasto intrigato e difficile; per lo che il benevolo lettore mi vorrà condonare i mancamenti e le imperfezioni che in questo mio la voro pur troppo s'incòntreranno.

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