Excerpt from Strenna per gl'Italiani, 1862: Albero Genealogico della Real Casa di Savoia, Corredato di Cenni Biografici

L'affetto dei popoli e unica arra di esistenza alle case dei Re, e quando noi scorgiamo quella della Sabauda stirpe per otto secoli senza interruzione cre scere, sviluppare e toccare il sommo della potenza. Ci e forza riconoscere, che se ella seppe tenersi al di supra di quanto ebbero finora vita e potere, lo dovette solo a quella virtu tutta sua propria colla quale seppe cattivarsi in ogni tempo il cuore dei sudditi. Che se in fatti noi ci facciamo a conside rare dai primi tempi fino ai di nostri quella serie di Principi che ivi cinsero la suprema corona di conti, di duca, o di re, scorgiamo un solo essere stato il loro intendimento quello del bene dei popoli, coi quali divisero quasi il dominio, estendendo i loro territori e la possanza loro non per ispirito di con quista, ma d'indipendenza. Legislatori nella reggia, guerrieri sul campo essi pagarono sempre col braccioe col senno il tributo alla propria patria, afi'ratellan dosi ai popoli, che ad essi volgevansi siccome a pro lettori, anzi che a dominatori. Amedeo VIII, Emma nuel Filiberto, Vittorio Amedeo ll, Carlo Emmanuele ed altri molti, furono principi saggi e valenti quanto i pun grandi capitani d'ogni tempo, d'ogni paese. Che se ci venga fatto osservare il lento progresso di loro grandezza, noi vediamo da prima i Conti della Moriana varcare le Alpi e stabilirsi nell'alto Piemonte, quindi per ragione di armi o di trattati, di alleanze o parentadi acquistar diritto e possesso di marchesati varn, di territorii e di provincie nel l'llalia settentrionale, ritenendoli poi sempre col va lore, colla giustizia, col buon reggimento e coll'amore al paese, ed inalberando sopra di essi quel vessillo, verso cui tutti gli sguardi ed i cuori degli Italiani dovevano un giorno rivolgersi come a faro di cc mune salute e propugnacolo di patria indipendenza. Ma d'ondeltrasse origine questa famiglia? Parecchi cronisti variamente ne discorsero, ma e certo 'pero che il primo il quale si ebbe titolo di conte di Sa; voia fu un Umberto soprannominato Biancamano. In quanto poi ai progenitori di esso, noi crediamo non andar lungi dal vero attenendoci a quanto ne scrisse il piu, profondo conoscitore della storia della Sabauda Monarchia S. E. Il cav. Luigi Cibrario. Eiprovo pertanto che Umberto Biancamano, le cui no tizie risalgono al 1003, e che gli storici contempo ranei designano anche col titolo di conte di Borgogna, era figliuolo di Guglielmo conte e duca di Borgogna, conosciuto in alcune cronache sotto nome di Be roldo, e di Ermentruda. Guglielmo ebbe a parenti il re d'italia Adalberto e Gerberga, la quale in moglie in seconde nozze d'enrico il Grande duca di Bor gogna. Siccome poi questo era figlio di Berengario Il re d'italia, e nipote di Adalberto marchese d'ivrea e conte di Torino e di Gisla figliuola di Berengario imperatore e re d'italia, ne viene che Umberto Bian camano discendeva da quella stirpe che prima nel ['italia centrale reggeva il ducato di Spoleto e passo poi al governo dei marchesati di Torino e d'ivrea. Considerando adunque Umberto Biancamano come ceppo dei Reali di Savoia, senza por mente ai suoi antenati, si e da esso che hanno principio le brevi notizie che siamo per dare di quei suoi discendenti che tino ai di nostri successivamente regnarono, e delle geste per le quali si resero illustri.

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