La raccolta di poesie Spazi minimi rappresenta immagini, talvolta subitanee, relative alla esperienza vissuta e al sentire dell'autrice.
Attraverso la struttura del sonetto classico rivisitato e uno schema destrutturato, attraverso figure di suono e di significato, l'autrice tenta di riprodurre un senso di malessere esistenziale e il tempo e lo spazio in cui il dolore nasce e si attenua. Uno spazio minimo, creato dall'incontro con l'Altro.
L'AUTRICE
Dottore di ricerca in Filologia classica, vincitrice di concorso a cattedre per la scuola secondaria, abilitata all'insegnamento dell'Italiano e del Latino, specializzata per le attività dedicate al Sostegno, l'autrice ha pubblicato due monografie scientifiche (Metamorfosi dell'Amphitruo attraverso i secoli, Genova 2009, edito con il contributo dell'Ateneo genovese, e Plauto rivisitato, Bologna 2012) e numerosi articoli su collane e riviste di interesse nazionale e internazionale, quali Studi Francesi, Maia, Bollettino di Studi Latini, Favolisti latini medievali e umanistici.
Ha soggiornato a lungo in Francia per la sua attività di ricerca, grazie a borse di studio dell'Università di Genova.
Tra il 2020 e il 2021 ha ottenuto segnalazioni poetiche in concorsi nazionali e internazionali.
Spazi minimi è la sua prima raccolta di poesie. Vive e lavora a Genova.
Varco la soglia ricca
di promesse fragranti:
sono un frammento
dell'intero che mi
contiene, materno.
La paura del gorgo
si attenua nello spazio
minimo di questo istante.
(dalla poesia La montagna sacra)