Excerpt from Sifilicomio di Perugia: Relazione Statistico-Clinica e Politica del Dottor Primo Ferrari, Anno 1875

Nel presentare alla S. V. Il resoconto delle inferme curate in questo stabilimento celtico, durante l'anno ora caduto, m' è gradito avvisarla come da tre anni sia andato diminuendo il numero dell'ammissioni, tantoche, mentre nel 1873 furono 299 nel 1874 non giunsero che a 278, e nel 1875 soltanto a 227. Cio mi pare accenni senza dubbio ad un miglioramento, quando si pensi ancora, che nell'anno passato i medici presso gli uffici sanitari della provincia ebbero a riscontrare pochissime infer mità veneree, cd un solo caso di sifilide primitiva. Anzi non posso tacere di far nota alla S. V. Come vi sieno stati molti casi di prostitute pubbliche, inviate per solo sospetto di malattia, dietro rapporto alodirettore dell' ufficio sanitario, nelle quali d0po accurate indagini non giungemmo poi a costatarne il male. E vero, che per redigere una statistica esatta onde giudicare sulla vera ascensione, o diminuzione del morbo venereo e sifilitico in una provincia vi è bisogno di precisi dati statistici pur dai bre fotrofi, dagli speciali civili e militari, e dispensari sifiloiatrici, ma mi duole il dirlo riesce sempre difficile. E i brefotrofi poi sarebbero i migliori sifilometri, però a me, con tutta la premura della R. Prefettura, non mi è riuscito avere mai un responso qualunque, tranne, a giusto elogio, dal prof. Nottari medico del brefotrofio di Perugia; e dal dott. Sanetti per quello d'orvieto. Quindi farei preghiera alla S. V. Ill.... che volesse far sentire al superior governo, quanto sarebbe utile, una legge che obbligasse tutti gli stabilimenti sanitari a tenere una statistica con dili genza redatta, perchè e indubitato che la statistica può essere luminosa scorta alla pratica, ed alla conquista del vero. Nei militari stanziati in questa provincia vi si noto un aumento di di venerei, ma di ciò non se ne può tener conto, dacchè venne cambiata tutta la guarnigione alla fine del 1874.

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