Essere soddisfatti di essere single è una condizione preliminare per una coppia soddisfacente. Non possiamo scegliere con saggezza quando rimanere single, sembra insopportabile. Dobbiamo essere completamente in pace con la prospettiva di solitudine per avere qualche possibilità di formare un buon rapporto. Sfortunatamente, dopo una certa età, la società rende pericolosamente sgradevole la vita da single. La vita in comune inizia ad appassire. Le persone in coppia sono troppo minacciate dall'indipendenza del single per invitarle in giro molto spesso, nel caso in cui venga loro ricordato qualcosa che potrebbero essersi perse. L'amicizia e il sesso sono, nonostante tutti i pregi, molto difficili da trovare. Non c'è da stupirsi se quando arriva qualcuno leggermente rispettabile, ma non proprio così, ci aggrappiamo a loro, al nostro eventuale enorme costo. Quando il sesso era disponibile solo all'interno del matrimonio, le persone riconoscevano che questo portava le persone a sposarsi per le ragioni sbagliate: per ottenere qualcosa che era artificialmente limitato nella società nel suo insieme. La liberazione sessuale aveva lo scopo di consentire alle persone di avere una mente più lucida quando scelgono con chi volevano veramente stare. Ma il processo rimane solo a metà. Solo quando ci assicureremo che essere single possa essere potenzialmente sicuro, caloroso e appagante come essere in coppia, sapremo che le persone scelgono di fare coppia per le giuste ragioni. È tempo di liberare la "compagnia" dalle catene della coppia e renderla così ampiamente e facilmente disponibile quanto i liberatori sessuali volevano che fosse il sesso. Nel frattempo, dovremmo sforzarci di metterci il più in pace possibile con l'idea di essere soli per alcuni periodi della nostra vita. Solo allora abbiamo la possibilità di decidere di stare con qualcuno sulla base dei suoi e veri meriti. Negli ultimi due decenni si sono verificati cambiamenti significativi all'interno dell'istituzione del matrimonio. Le persone si sposano più tardi. Sempre più persone scelgono attivamente di non sposarsi. È più comune per le persone avere figli senza sposarsi. Ma in che modo questo influisce sul nostro benessere? Per iniziare a esaminare questa domanda, un recente studio in Applied Research in Quality of Life ha confrontato i comportamenti e la felicità delle persone sposate e non sposate. Ha scoperto che le persone non sposate hanno un vantaggio unico: sono più attive socialmente, il che significa che a volte sono anche più felici delle loro controparti sposate. Il ricercatore Elyakim Kislev ha esaminato i sondaggi condotti in 32 paesi europei tra il 2002 e il 2020. Le persone hanno riferito del loro stato civile, nonché del loro capitale sociale, ovvero la quantità di attività sociali e interazioni sociali in cui erano impegnate. Nel sondaggio, le interazioni sociali includevano gli incontri socialmente con amici, parenti o colleghi di lavoro. Hanno anche riferito di quanto fossero felici su una scala da 1 a 10. Non sorprende che Kislev abbia scoperto che le persone non sposate, comprese quelle divorziate, vedove o mai sposate, tendono ad avere più interazioni sociali con amici, parenti e colleghi rispetto alle persone sposate. Ha anche scoperto che più sono le interazioni sociali in cui le persone si impegnano, più sono felici, anche di più per le persone single che per le persone sposate. Continua affermando: "I single che perseguono le interazioni sociali in modo più proattivo rispetto alle coppie possono aggirarle nell'indice di felicità". Mentre le persone sposate erano in media più felici delle persone non sposate, i singles che mostravano i livelli più alti di capitale sociale erano più felici della persona sposata media. Per le persone non sposate, in altre parole, il capitale sociale può fornire una fonte di sostegno e appartenenza che può sostituire - e talvolta superare - i benefici emotivi di avere un coniuge.