Le prigioni dell'anima, quel luogo angusto dove i nostri sogni vengono spesso reclusi, umiliati dalla quotidianità feroce e spoetizzante. Il viaggio di un ragazzo attraverso una realtà cruda dove la vita ed i sentimenti vengono mercificati e piegati alla ragione della brutalità. Un filo conduttore lega il protagonista agli altri personaggi del racconto, la voglia di sfuggire ad un destino già scritto, la necessità di recuperare sogni perduti, di guardare il mondo attraverso la macchina da presa dei sentimenti. Massimiliano, il personaggio principale, incarna la situazione esistenziale di molti protagonisti della moderna società; persone che hanno studiato, persone preparate a svolgere al meglio il proprio lavoro che spesso ruba a noi stessi attimi di esistenza, quel lavoro troppe volte diviene fine anziché restare mezzo per sopravvivere. Il lavoro di Mario Masdea ha in sé la forza delle storie autentiche, la passione di chi racconta il vissuto, la magia della verità romanzata o del romanzo storico; tra le righe si scorgono scorci della nostra Storia, dal banditismo sardo alla banda della Uno bianca, dalla leggendaria figura del boss della camorra alla spietata ferocia dei criminali di guerra. E' un romanzo d'azione dove però non ci sono eroi, semmai professionisti, dove chi si racconta mette a nudo le fragilità proprie e di chi lo circonda, dove la convinzione di perseguire il giusto viene spesso messa a dura prova dalle urla della propria coscienza. Un travaglio interiore che non porta, in ogni modo, alla cesura col mondo che ci ospita ma funge da viatico per cambiare quel che si può, per agire secondo i codici della propria sensibilità, per perseguire ciò che veramente ci rende felici; il coraggio che traspare è anche quello di arrendersi dopo aver combattuto, dopo aver provato a cambiare le storture del nostro microcosmo, una resa senza codardia ma lecita e sacrosanta poiché alla ricerca della dimensione in cui vivere. Finalmente l'anima è libera di vagare, di evitare le unghiate mortifere dell'orso con cui divide la gabbia, libera di informarsi ad uno spirito nuovo, ad un novum organum che ci dia la chiave di volta della nostra esistenza. Un romanzo dove ognuno di noi può riconoscersi, nella misura in cui ci misuriamo ogni giorno sulle tavole logore del palcoscenico della nostra vita. Le poesie ed i rap di Mario tracciano una sottile linea di continuità tra la realtà e la fantasia, rappresentano la colonna sonora di quella dimensione a metà tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. Conosco l'autore personalmente e credo che in queste pagine emergano la sua visione della vita, l'onestà con cui si arrende alla forza del destino, il riconoscimento dei suoi limiti coram populo, l'eterna fanciullezza di chi non si arrende alla ragione, di chi crede sempre che l'importante è trovare la morte quando si è ancora vivi. Nella sua filosofia appare nitida la distinzione tra sogno ed obiettivo, la sua scelta di rincorrere eternamente il primo attraverso il raggiungimento dei secondi; ciò che conta non è raggiungere il sogno ma averne sempre uno da inseguire.
About the Author: Mario Masdea è nato a Napoli nel 1968. Giornalista e Blogger si è laureato in Economia ed ha conseguito un PhD in Scienze Politiche. Da due decenni lavora nel campo della comunicazione in Italia ed all'estero. Ha pubblicato, il romanzo "La chiave di volta", il racconto breve "Il testamento di Paco" e numerosi articoli e testi di natura sociologica, geostrategica, geopolitica.