Spesso, sempre più spesso in questi ultimi anni di grande confusione, ci domandiamo se la narrazione della realtà che ci viene fatta dai media e dalle varie caste pubbliche: politici, intellettuali, gruppi di interessi forti (finanza, industria, chiese, ..) tenda ad un sincero obiettivo di informazione. Il dubbio, che nasce sempre più forte, è che l'enorme sforzo messo nel comunicare sia finalizzato a mascherare grovigli di interessi personali più che a spiegare secondo le logiche dell'interesse comune. Il saggio disincantato dirà "Ma il mondo è sempre andato così. Una volta lo facevano con i bastoni e gli armigeri, oggi lo fanno con i mezzi di comunicazione...". Ma a chi volesse andare oltre l'ovvietà storica ed il disincanto e capire come sia possibile che dopo circa 2400 anni di filosofia logica e scoperte scientifiche possiamo ancora brancolare nella nebbia della ragione e soffrire della continua sopraffazione dei pochi potenti sui molti, noi abbiamo dedicato questo racconto. Il racconto riporta le memorie di circa 250 anni di storia vissuta a partire dall'inizio della grande crisi del 2007. Le memorie, scritte nel 2250, rivisitano la storia di questi anni di transizione come un passato difficile da spiegare alle nuove generazioni. Ciò allo scopo di stimolare una riflessione filosofica e politica sull'individuo e la società di oggi, cercando di superare i presupposti culturali (economia, politica, rapporti sociali), che ci impediscono di capire le cause del disagio che viviamo e delle crescenti difficoltà, a cui andiamo incontro. Sul percorso di fantasia delle possibili evoluzioni socio-economiche ognuno potrà immaginare una propria ipotesi alternativa. Ma di sicuro questa narrazione costringerà a mettere in discussione o almeno a riconsiderare ogni luogo comune per cui ci spieghiamo il funzionamento della società attuale e costruiamo le nostre convinzioni. La narrazione viene portata avanti sotto forma di dialogo tra due persone ( Io ed Anna ), cercando di rendere piacevole la lettura delle problematiche trattate. Si approfitta del racconto in forma di dialogo per spaziare liberamente tra analisi socio-economiche e riflessioni filosofiche sull'essere umano ed i suoi meccanismi mentali. In occasione di gite in montagna o al mare viene raccontato alla giovane Anna come l'economia mondiale dopo la grande crisi del 2007 cambiò completamente passo. Come la robotizzazione e la crescita incontrollata della popolazione del pianeta misero in crisi il sistema economico basato sull'accumulo di capitale monetario e come successivamente i trattamenti per la continuazione della vita stravolsero i rapporti sociali, portando alla scomparsa della famiglia e delle religioni. Viene descritta la difficile transizione verso le produzioni completamente robotizzate ed un sistema socio-economico completamente soggetto al rispetto dell'eco-sostenibilità. Nello stesso tempo si fanno approfondite riflessioni sui meccanismi che regolano i rapporti sociali e sulla logica umana, riprodotta nei robot umanoidi. L'analisi della logica umana, giustificata nel racconto dalla sua riproduzione nei robot umanoidi, serve a rivedere in maniera critica gli assiomi che oggi utilizziamo per dare un fondamento logico ai nostri rapporti sociali, ma che ad un'accurata analisi potrebbero non risultare affatto logici.