Excerpt from Relazione dei Ristauri Intrapresi Alla Gran Guglia del Duomo di Milano nell'Anno 1844, ed Ultimati nella Primavera del Corrente 1845

A crescere i guasti contribuì ancora la forte ossidazione di moiti tra i ferri., che, crescendonc il volume, generavano per la forza espansiva gravi rotture nei marmi in cui erano incastrati. Per essersi le riparazioni trascurate da moltissimi anni, e specialmente per avere dimenticate le essen ziali stuccature, l'aque penetravano per ogni dove nell'interno della Fabbrica e vi gelavano: deflui vano poscia ove la cattiva costruzione ed altra causa apriva loro accidentalmente il varco, con danno dei ferri e della solidità dell'intero edificio. Nei luoghi in cui l' aqua usciva lambendo le chiavi, si presentava il guasto maggiore dei ferri. A malgrado di tutto ciò, i ferri, sebbene assai corrosi dalla ruggine, avevano tuttavia l'originaria tensione, e quindi esercitavano la forza cui mirò la loro collocazione.

Avvalorava queste mie induzioni l' osservare che le provvisorie robuste puntellazioni, state ap plicate, come si disse, nel febbraio del 1842, a tutta 'la parte inferiore della Guglia, si mostra vano perfettamente inoperose nel maggio del 1843, e che i guasti che si erano riscontrati nella visita dell'anno precedente, si conservavano nel primitivo loro stato, senza che ne fossero ap. Parsi altri. E tanto più ciò mi faceva meraviglia, dacchè un fulmine caduto nel giugno de11842 con fortissima detonazione e scuotimento sulla spranga posta al sommo della Gran Guglia, men tre causò alcuni danni nelle parti inferiori del Duomo, per nulla crebbe i' preesistenti sconcerti della Guglia, nè vi produsse alcun nuovo pregiudizio. Io adunque, mentre nel visitarla spesse volte riconosceva questa condizione di cose, andava fra me dibattendo e studiando i modi con cui portarvi riparo.

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