Excerpt from Real Museo Borbonico, Vol. 1

IL Real ...museo Borbonico ricco di opere insigni al pari dei più celebrati d' Europa avanza ogni altro pei Monumenti che lo fanno unico al Mondo, e son quelli che sepolti e in un conservati con intere Città dal vicino Vulcano, risorgono dopo diciotto secoli a indurre nelle colte nazioni me raviglia e diletto. E ben avventurosi son da chia marsi i danni recati ad Ercolano e Pompei dalle antiche eruzioni, che se rapirono ad una solaprovincia le sue dovizie, le preservarono intatte dalle ingiurie del tempo e de' barbari, e ne fe cero ricchissimo universale tesoro, da cui le arti moderne traggono il bello e la eleganza, che esse ovunque diffondono nelle opere sublimi e ne'la vori de' semplici arredi. In fatti non appena ri videro il giorno quelle dissepolte Città, che le arti tutte ingentilite non ebbero altri modelli che i monumenti di esse, e d' allora in poi la plastica, la fusione, il cesello, l'oreficeria ec. Nelle supellettili più sontuose, negli ordinarj utensili, ne' muliebri ornamenti, e nel vasellame vantar non possono la forma di un monile, d'un candelabro, di una tazza, se bella è, che non abbia il tipo dalle antichità pompeiane: eccettuate alcune recenti produzioni delle arti brittaniche e tedesche, le quali ostentano in varj lavori le fogge gotiche, e saracene nella guisa medesima, che le antiche arti greche e romane per eccesso di lusso e sa zieta del bello introdussero talora nelle ammira bili loro produzioni le maniere egiziane ed altre fogge orientali.

Nè il Real Museo Borbonico è ricco soltanto de' peregrini oggetti pervenuti dagli Scavi di Ercolano e di Pompei; ma altre classiche collezioni e tutti gl' inestimabili monumenti F arnesiani possiede, fra i quali, per tacere di moltissimi altri, l'ercole, la Flora, ed il Gruppo del Toro basterebbero a pareggiare, se non a vincere, i capi d' opera altrove ammirati. E mentre tutti gli altri grandi Musei non hanno potuto essere ao cumulati che nel giro di varj secoli da lunga successione di Re 0 di Pontefici, la fondazione e l'ingrandimento di questo furon veduti dagli no mini stessi che ora attoniti ammirano l' alto grado al quale è pervenuto; poichè ebbe il principio da carlo III e ferdinando I lo riunì ed ampliò nel sontuoso palazzo de'r. Studj, ove ha couse guito il suo massimo splendore. Ed affinchè l'uti lità di una tanto magnifica Opera si estenda viene ora sovranamente concesso che sia fatta di pubblica ragione per via delle stampe, e che 1' edizione proceda sotto i Reali auspicj senza riserva delle cose di grandissimo pregio fin' ora restate inedite pel divieto di disegnarle.

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