Andrea Camilleri/Salvo Montalbano: delle due l'una. Ma no, perché dove finisce uno inizia l'altro, o meglio ancora l'uno è compenetrato nell'altro, quell'altro da se che il "Commissario più amato dagli italiani", Salvo Montalbano per l'appunto, rappresenta, incarna, stigmatizza in tutto il suo articolato e peculiare carattere. Le strepitose avventure di Montalbano, scritte con impareggiabile maestria da un autore immenso quale è stato, e rimarrà per sempre, Andrea Camilleri, le sue acute e intuitive indagini, dicevo, e le relative incantevoli trasposizioni televisive, sono esse stesse la memoria storica di un genere narrativo originale e unico, che ci ha interessato, divertito ed intrigato a partire da quel linguaggio tipizzante parlato e recitato dai suoi tanti e brillanti protagonisti. Un linguaggio che racconta un mondo, una terra, un'epoca, un modus vivendi ed operandi dal fascino antico ma sempre verde. Un successo in realtà inaspettato, quello di Montalbano, partito in sordina alla fine degli anni Novanta, giunto prima in libreria e poi in Tv, raccogliendo nel tempo tutto ciò che era possibile raccogliere in termini di consenso di pubblico e di critica. Andrea Camilleri, come è noto, ci ha lasciato l'estate scorsa, il 17 luglio del 2019, una data terribilmente triste e carica di un dolore condiviso profondamente e custodito nella memoria e nell'immaginario collettivo. Un dolore e una malinconica nostalgia che personalmente ho tradotto in alcuni scritti a lui dedicati, che in questa sede elettronica ora raccolgo e sintetizzo. Ancora oggi infatti ci appare quasi impossibile non saperlo compreso ed impegnato, come ha fatto per tutta la durata della sua lunga vita, nella scrittura di nuove storie, nuove avventure, nuove avvincenti narrazioni con al centro l'insuperabile Salvo Montalbano. Ma tant'è. Questa è la realtà delle cose. Tuttavia continuano e continueranno a farci compagnia le repliche dei tanti episodi che, come in questo periodo, allietano la prima serata televisiva del lunedì, sulla rete ammiraglia del Servizio pubblico, come da tradizione. E per fortuna, direi, a maggior ragione in un tempo difficile come quello che stiamo attraversando. E allora, raccontando Montalbano - ma soprattutto ricordando ad libitum Andrea Camilleri - godiamoci in tutta calma gli episodi televisivi, sicuro traino per tornare a leggere e ri-leggere i racconti pubblicati, anche qui da tradizione, per i tipi della Sellerio.Buona lettura e buona visione a tutti!