Guardo l'Italia da un oblò e mi diverto un po'.... Sì, è la frase di una famosa canzone di Gianni Luna del 1980, quei mitici anni '80 durante i quali ho avuto la fortuna di poter crescere. Sono spesso fuori dall'Italia per lavoro e per sei mesi all'anno insegno economia presso l'università statale messicana. Per questa ragione questa opera letteraria nasce lontano dal Bel Pese, a oltre diecimila chilometri di distanza. Ho voluto guardare l'Italia da un oblò, da molto lontano, da una distanza siderale, quasi come se fossi un'astronauta che osserva la Terra da una navicella spaziale. Da così lontano forse i fatti italiani di politica si riescono a vedere meglio, con i contorni più nitidi, più chiari.
In questa lunga chiacchierata, in sostanza un lungo monologo, voglio parlarti di tante cose che non so realmente da che parte cominciare, sperando di non deluderti, annoiarti e di non averti fatto spendere soldi inutilmente, ti farò compagnia per alcune ore con le mie riflessioni, cercando di parlarti di politica ma in maniera non troppo seria.
Voglio farti anche una domanda se mi permetti. Perché hai comprato questo libro? Sono curioso. Forse sei un mio seguitore su YouTube? Forse sei stato attratto dal titolo? Te lo hanno regalato?
In questi ultimi anni si sono ulteriormente sviluppati parecchi concetti vecchi e ne sono nati di nuovi, dal populismo, al negazionismo, al politicamente corretto, alla cultura della cancellazione, passando per una politica abitata da politici per caso, una nuova generazione di lavoratori statali specchio di una società capitalista in decadenza di valori, idee e morale.
Oggi il leader di un gruppo parlamentare è un politico per caso a capo di un partito per caso: nessuno statista, si tratta solo di impiegati dello stato senza né lode né infamia.... però un momento, con qualche infamia direi proprio di sì.
Viviamo oggi in un tempo sospeso, una situazione, a volte irreale, ci ritroviamo senza certezze sul lavoro, in famiglia, senza poter pianificare un futuro non troppo lontano, vivendo momenti di una vita senza sicurezze, senza appigli, come se vivessimo in una bolla d'aria gigantesca che ci crea ansia e paura: epidemie, guerre e crisi energetiche completano un quadro tardo gotico che sembra irreale. Oggi la politica sente artificiosamente il peso del tempo anteriore, di quella politica del passato tanto criticata e rigettata che oggi ritrova nuovo splendore in comparazione a quella tragicomica e grottesca di oggi.