Ci fu guerra in cielo tra Michele e il Drago, la religione cristiana e quella pagana; e il Drago, quel vecchio serpente, chiamato Diavolo e Satana, che inganna il mondo intero, fu scagliato sulla Terra, e i suoi angeli furono scacciati con lui. E Giovanni udì una voce dal cielo che diceva: "Ora è venuta la salvezza e la forza, il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché l'accusatore dei nostri fratelli è caduto. E lo sconfissero con il sangue dell'Agnello e con la parola della loro testimonianza. E non hanno amato la loro vita fino alla morte. Rallegratevi, dunque, cieli, e voi che abitate in essi. Guai agli abitanti della terra e del mare, o popolo degli imperi greco e latino, perché il diavolo è sceso in mezzo a voi, con grande ira, perché sa di avere poco tempo". E quando il drago vide che era stato gettato giù dal trono romano, e il figlio maschio vi fu rapito, perseguitò la donna che aveva partorito il bambino; e a lei, con la divisione dell'Impero Romano tra le città di Roma e Costantinopoli nel 330 d.C., furono date due ali di una grande aquila, simbolo dell'Impero Romano, affinché potesse fuggire dal primo Tempio nel deserto dell'Arabia fino a Babilonia, misticamente chiamata così. E il serpente, per la divisione dello stesso impero tra i figli di Costantino il Grande, 337 d.C., scacciò dalla sua bocca l'acquolina come un diluvio sull'Impero d'Occidente, la donna. E la terra, o l'impero greco, aiutò la donna, e aprì la sua bocca, e inghiottì il diluvio, per la vittoria di Costanzo su Magnenzio nel 353 d.C., e così la Bestia fu ferita a morte con una spada. E il drago si adirò con la donna, durante il regno di Giuliano l'Apostata nel 361 d.C., e, per una nuova divisione dell'Impero tra Valentiniano e Valente, nel 364 d.C., passò da lei nell'Impero d'Oriente per fare guerra al resto del suo seme che lasciò dietro di sé quando fuggì e così la Bestia rinasceva. Per la successiva divisione dell'Impero, tra Graziano e Teodosio nel 379 d.C., la Bestia con dieci corna si alzò dal mare, e la Bestia con due corna dalla terra; e per l'ultima divisione di essa, che era tra i figli di Teodosio, 395 d.C., il Drago diede alla Bestia il suo potere, il suo trono e una grande autorità. E le dieci corna ricevettero potere come i Re, gli stessi che erano ora con la Bestia. Alla fine la donna giunse sul dorso della Bestia al suo luogo di dominio temporale oltre che spirituale, dove venne nutrita un tempo, e a volte, e mezzo tempo, dalla faccia del serpente; non nel suo regno, ma lontano da esso. Ella venne nutrita dai mercanti della terra per tre anni e mezzo, o 42 mesi, o 1260 giorni; e in queste Profezie i giorni sono posti per anni. Durante tutto questo tempo la Bestia agì, ed ella si sedette su di lui, cioè regnò su di lui, e sui dieci Re che diedero il loro potere e la loro forza, cioè il loro regno alla Bestia; ed era ubriaca del sangue dei santi. Per tutte queste circostanze ella è l'undicesimo corno della quarta Bestia di Daniele, che regnava con uno sguardo più robusto dei suoi simili, ed era di una specie diversa dalle altre, e aveva occhi e bocca come la donna; dichiarò guerra ai santi, e prevalse contro di loro, li logorò, e pensò di cambiare i tempi e le leggi. Questi caratteri della donna, e piccolo corno della Bestia, concordano perfettamente: rispetto al suo dominio temporale, era un corno della Bestia; rispetto al suo dominio spirituale, cavalcò su di essa in forma di donna, ed era la sua Chiesa, e commise fornicazione con i dieci Re.