Le poesie e gli aforismi qui raccolti sono stati scritti nel periodo tra il 1996 e il 2003, quando avevo un'età compresa tra i 15 e i 23 anni.La mentalità che avevo allora era, per certi versi, molto differente da quella che ho adesso. Ero un pessimista cosmico come può esserlo un adolescente tormentato.Da quando mi sono laureato in psicologia e ho incontrato il buddismo del Sutra del Loto, nel 2013, ho imparato, come si suol dire, a vedere "il bicchiere mezzo pieno" delle situazioni, ma non rinnego ciò che sono stato prima, perché ogni pezzo di vita ha la sua dignità ed è servito a comporre il percorso che ha condotto alla persona che sono adesso.In un libro di S. Calloni Williams sullo sciamanismo siberiano, vi è un brano che racconta come gli sciamani non puntassero a curare i mali delle persone attraverso la nostra ottica terapeutica, bensì a dare loro valore, anche estetico, come fanno gli artisti.I buddisti dicono: trasformare il veleno in medicina.Ecco perché, nonostante io mi senta lontano da una certa filosofia di vita contenuta nei miei versi di allora, non rinnego quella sofferenza, né ciò che da essa è stato generato e che mi ha poi condotto verso una continua ricerca interiore e ad un lavoro su me stesso.Questa raccolta era stata pubblicata nel 2006, da una casa editrice e poi, scaduto il contratto, cinque anni dopo, era andata fuori commercio.Ora io la ripubblico affinché quei versi continuino a vivere. Ogni volta che qualcuno poggia i suoi occhi su quelle parole, esse riprendono a camminare nel mondo e questo è il miracolo della scrittura: dei segni inerti sopra un foglio possono provocare cause ed effetti, attivare circuiti neurali, generare emozioni e attitudini. Queste conseguenze sopravvivono all'autore di quei segni e continueranno a produrre catene causali anche quando lui non ci sarà più.Premetto che i versi contenuti nel libro sono tutt'altro che spensierati o smielati, ma vi è in essi una certa profondità e un'acuta visionarietà che difficilmente lasceranno il lettore così come l'avevano trovato.È la vita guardata da un adolescente, in mezzo al turbine emotivo di quella età, con i quesiti esistenziali che essa porta con sé, mentre si osservano infrangersi le illusioni infantili.