-- Mamma si raccomandava di non dire mai fuori ciò che si sente in casa.
Mia madre è nata nel 1903 a Trento, ha visto il crollo di un impero, la rovina di una dittatura, la fine di una monarchia, la faticosa costruzione di una democrazia. Ha cambiato nazionalità senza mai muoversi dalla sua terra di confine e ha sperimentato quanto siano assurdi i confini: che prima sono a Borghetto, poi si spostano al Brennero. Nel frattempo ha dovuto sottostare a Hitler e il suo Terzo Reich. Ha visto mezzo mondo conquistato dal comunismo. Ha realizzato la propria emancipazione soprattutto attraverso sua figlia, che sono io.
Racconto qualche cosa di lei perché mi sembra importante vedere e giudicare la Storia con gli occhi di una persona normale, né eroina né vittima. Marina Pilati Lusuardi è nata a Bolzano nel 1935. È vedova, pensionata e ha due figli che risiedono all'estero. Ritiene la vecchiaia un'esperienza faticosa ma molto interessante, una situazione nella quale si può godere della libertà più completa. ---------Le parole di Marina Pilati Lusuardi ci conducono in un viaggio attraverso la Storia, ma non con gli occhi di un protagonista epico o di una vittima, bensì con lo sguardo autentico e sincero di una persona normale, di una madre, di una donna che ha vissuto un secolo di profondi cambiamenti.
Nata nel 1903 a Trento, la madre ha vissuto una vita densa di avvenimenti straordinari: dal crollo di un impero alla rovina di una dittatura, dalla fine di una monarchia alla costruzione di una democrazia. Ha sperimentato i confini cambiare e spostarsi, la dittatura di Hitler, l'ascesa del comunismo in mezzo mondo.
Ma in tutto questo, il vero fulcro della sua storia è l'emancipazione, la sua capacità di realizzarsi come donna, come madre, e soprattutto attraverso la sua figlia. Le esperienze e le battaglie della madre dell'Autrice si riflettono nella crescita e nell'affermazione di sua figlia, un legame profondo e indissolubile.
Marina Pilati Lusuardi, nata nel 1935 a Bolzano, è una donna che ha vissuto una vita lunga e interessante. Vedova e pensionata, la vecchiaia per lei è una fase della vita faticosa ma straordinariamente libera. Raccontando la storia di sua madre, ci invita a guardare oltre gli eventi storici e a cogliere la bellezza e la complessità della vita quotidiana, del ruolo della donna e delle relazioni familiari.
Il suo racconto è un prezioso contributo alla comprensione del passato, un invito a guardare la Storia con gli occhi dell'umanità, senza eroi né vittime, ma con la consapevolezza che ognuno di noi, con le proprie scelte e azioni, può essere protagonista del proprio destino.