Io... volevo solo farti stare meglio, ammetto a bassa voce. Faccio a malapena in tempo a sentirlo imprecare che mi attira contro il suo petto cancellando così, in un attimo, la distanza che ci divideva. Colgo un cambiamento repentino nella sua voce ora rauca e sottomessa: L'hai fatto.
Dorian: Il mio talento principale è fingere, quello che sono è totalmente costruito.
Sono sensibile ma mi comporto da duro, amo stare da solo ma mi circondo di persone e odio la violenza ma faccio a botte appena ne ho la possibilità. Al di fuori posso sembrare così fottutamente "figo" o "manzo"... così mi chiamano, non mostro chi sono e sembra che a nessuno interessi.
Ho indossato questa maschera così a lungo da dimenticarmi cosa c'è sotto.
Vivo di ansia, segreti e dolore. Mi sono abituato alla sofferenza e questa scelta è diventata la mia pena.
Sono soffocato dalla mia vita e c'è solo una cosa che posso fare per stare meglio: spostare la mia attenzione verso un punto definito che mi capita spesso di fissare.
In quella direzione c'è la mia luce.
Raylai fa di tutto per non essere guardata e non pone attenzione a niente che non sia il libro che ha tra le mani, eppure ho desiderato tante volte essere quel libro.
Spesso mi rendo conto che in lei sono racchiusi tutti i valori di cui mi parlava mia nonna, rappresenta la purezza che a stendo mi trattengo a non sporcare.
Conosco il motivo per cui si rifugia nei libri e penso a lei come se già la conoscessi... come se fosse mia.
Raylai: Niente e nessuno è così interessante da farmi distogliere gli occhi dai libri, ma Dorian non è nessuno.
I lividi fanno parte di lui ma questo non mi spaventa perchè lui ha quel modo di guardarmi diverso da tutti. La freddezza dei suoi occhi mi scalda, sono così spettrali da sembrare finti ma prepotentemente sinceri.
Il suo essere ribelle, indomabile e testa calda è un'armatura, la stessa indossata da me.
Vivo nel mio mondo, quello reale mi fa solo male. Sogno ad occhi aperti che un giorno le nostre strade possano incrociarsi e soffro perchè è infattibile. Sono consapevole che nessuno è in grado di farmi provare questa sensazione di sicurezza senza dirmi una parola. Tutti parlano e parlano... non mi fido di nessuno figuriamoci delle parole! Amo il silenzio che emana e le percezioni che mi assalgono alla sua vista.
I nostri sguardi dialogano con frasi perfette.
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