Mi perdono racconta l'intensa e incredibile vita di Eleonora da quando, giovane Rom di soli sette anni, perde la madre e viene affidata a un orfanotrofio di Livorno.
Adottata dalla famiglia di un giovane notaio, alla fine delle superiori Eleonora rincontra Mirco, un bambino italiano conosciuto in orfanotrofio e di cui è da sempre innamorata.
I due iniziano una relazione tempestosa, resa ancora più complicata dal fatto che Mirco (adottato anche lui da una famiglia abbiente e lanciato verso una brillante carriera da magistrato) vorrebbe costruire con Eleonora la classica "famiglia borghese".
La ragazza, però, ha ben altri progetti: non dimentica delle sue origini, è determinata a laurearsi in Sociologia e a dedicare la propria vita agli ultimi, come collaboratrice dei servizi sociali.
Tra cene di gala nell'alta società e notti passate all'addiaccio in pericolosi campi nomadi, le intense vicende di Eleonora sono accompagnate dal mistero che avvolge i suoi sogni premonitori e le sue visioni, spesso inquietanti e macabre.
In quei sogni, che riporta in un diario sin da quando è piccola, Eleonora vede le anime dei defunti, e in particolar modo quella di Sasha, sua madre.
Ed è proprio Sasha a metterla in guardia su un grave pericolo che incombe su di lei, quando finalmente Eleonora decide di cambiare vita e di "sistemarsi" con Mirco...