Prefazione di Pasquale Oliva: L'uomo comune, molto probabilmente, si rivoltera contro il "Manifesto aperto alla stupidita umana," dal momento in cui il contenuto altamente provocatorio suole essere un attacco alla natura umana, col tentativo di liberarne la coscienza. Molti di voi non saranno pronti per cogliere il messaggio, piuttosto giudicheranno questo libro privo di senno, immorale, futuristico, obsoleto. A coloro i quali, durante le prime pagine saranno colti da improvviso senso di indignazione, disinteresse, disaccordo, invito a terminare il libro, perche soltanto alla fine si potra apprezzare il reale valore di quest'opera. L'uomo e un animale sociale e, come tale, crea le proprie istituzioni per poter affrontare le avversita e risolvere le questioni della vita. L'uomo possiede pero un fattore in piu rispetto agli animali: il libero arbitrio. La facolta di scegliere, di superare l'istinto, di ragionare. Soltanto liberandosi dai dogmi e dalle opinioni comuni, l'individuo potra liberarsi dalla schiavitu in cui la massa informe lo abbia collocato. Il famoso antropologo e psicologo Gustave Le Bon sostenne che: "Un'opinione puo avere origini emotive, mistiche o razionali. L'origine razionale e la piu rara." Cio perche gli individui vengono plasmati per il solo fatto di appartenere ad una folla, ad una comunita, ad una scuola, ad un'istituzione politica, religiosa, economica, perdendo cosi la possibilita di ricorrere al proprio intelletto e sviluppando una visione generica, stereotipata e condivisa della vita, dei valori, della morale. Cio a cui l'uomo comune e mistificato, in questo libro indicato come Popolino, nel senso di volgo, massa, crede e s'inchina sono i valori creati dalla stessa societa. Famiglia, Chiesa, Scuola e Stato, i quattro mostri sociali che, sin dagli albori dell'umanita, plasmano la coscienza sociale, dominando le masse, distruggendo ogni convinzione individuale o capacita cognitiva. E' per questo che esistono le guerre, la fame, l'ignoranza e la mancanza di liberta. Esistono per obbedire alle menzogne sociali. Il "Manifesto aperto alla stupidita umana" e un atto di filantropia, di amore verso il prossimo, mosso dal dolore e dell'angoscia dell'autore nel constatare la triste realta della natura umana. Chi ama se stesso e il prossimo avra quindi la possibilita di concedersi dei momenti di riflessione e di poter dare nuovo lustro alla propria esistenza.