Per gli appassionati di ciclismo, calcio e pallapugno, per chi ama le biografie di grandi uomini che hanno contribuito a rendere nobili e grandi questi sport e che spesso si perdono nelle pieghe della storia, questo è il libro che fa per voi! Conoscere, leggere, vuol dire rendere onore a queste persone.Sinossi
Si può essere sportivi - grandi sportivi - senza aver primeggiato ad alti livelli ma quanto basta da avere lo stesso ricevuto le massime benemerenze di Coni, Federazione italiana gioco calcio, Federazione italiana pallapugno (dalle mani, fra gli altri, di Giancarlo Abete e Carlo Tavecchio) e aver vinto titoli tricolori (Dilettanti) nel ciclismo.
Non occorre aver partecipato alle Olimpiadi o collezionato scudetti, oppure essere stati campioni per figurare nella sfera dei grandi uomini di sport. Meritano, a pieno titolo, di esservi inclusi quelli che allo sport hanno dato tanto e contribuito a diffonderlo, amandolo e facendolo amare, in veste di atleti e, soprattutto, di dirigenti. Un'opera nobile specie se a beneficiarne sono stati (e sono) i giovani.
Ecco, Giuseppe Veziano, L'Uomo dei tre sport, è stato, ed è oggi, anche alle soglie degli 87 anni, tutto ciò tanto da appartenere, con pieno titolo, a una particolare categoria benemerita.
Questo libro rende merito a chi ha saputo destreggiarsi con capacità nel calcio (non tanto come giocatore ma dirigente), nel ciclismo (come direttore sportivo sulle strade italiane e non solo) e nella pallapugno (massaggiatore e insieme coach mentale di tanti campioni). Racconta piccole grandi storie, aneddoti, episodi permeati dalla sacralità dello sport, a volte gloriosi, altri divertenti, in qualche caso drammatici. Da momenti quasi leggendari, molto indietro nel tempo, ad altri più recenti. Storie che, in ottant'anni, il protagonista ha vissuto soprattutto in Liguria e Piemonte, ma anche in tutta Italia e all'estero, vivendo la realtà di tre discipline tanto diverse, amate, onorate con passione, dedizione, sacrifici, senso di appartenenza. E risultati.