Dopo i primi due volumi Della Coscienza, questo terzo libro conduce il Cercatore a un punto molto preciso della sua ricerca, un punto inequivocabile di realizzazione interiore che cambia moltissimo l'angolazione della sua visuale nei confronti dell'esistenza, di se stesso, di ogni cosa e dell'intero universo. Qui questo nuovo periodo è detto "la quinta stagione" "Da questo momento in poi, tutto sarà come prima e più nulla sarà come prima".
L'aspetto alchemico, mistico e sempre spirituale di questo nuovo paesaggio ben rappresenta tutte le immagini interiori che si succedono oltre l'ultima porta, da oggi e per sempre. Questo volume è il necessario "completamento" di una ricerca interiore molto importante. Ci sono infinite vie e quindi infinite ricerche: questa, senza un nome, senza una disciplina, senza un metodo e senza esercizi, si propone pura, essenziale, fiorita e profumata solo per quel minimo che basta a che sia gradevolmente un percorso di evoluzione umano, attraverso l'uomo e oltre l'uomo.
Come si legge verso la fine del volume: "Solamente chi ha consumato tutta la suola delle proprie scarpe sarà in grado di esprimere la Verità in modo chiaro per tutti, con una sola voce, una sola lingua, un solo colore, un solo profumo: egli conosce il sentiero finale, ha i piedi scalzi, ha eliminato tutti i nomi, tutti i personaggi e le figure colorate. Egli non ti parla del fresco dell'erba verde sotto i piedi, ma ti toglie i sandali e ti prende per mano. Inoltre, se tu lo vorrai, potrai proseguire anche da solo. Diversamente tornerai qui ogni volta che ne sentirai il bisogno, fino a che saprai andare anche da solo, scalzo nella fresca erba verde del prato che si estende magnifico oltre l'Ultima Porta".
Questo volume, questo territorio, rappresentano bene un punto di "indipendenza" del cercatore nei confronti di se stesso, di ogni cosa e anche della sua stessa ricerca. Una svolta molto importante che è un nuovo paesaggio, un nuovo inizio, una nuova Dimensione. In conclusione di questo terzo volume si legge anche: "Rallenta la tua lettura caro lettore, rallenta fino a fermarti e cerca d'ascoltare, di percepire. Poi prosegui ma più lentamente. Non serve pensare, lascia stare il pensiero, che vada dove vuole. Tu stai qui, ascolta e vedi se c'è qualcosa di sacro. Porta l'attenzione alla pancia. Sii vigile, sii lieve". Possiamo dire con certezza che la migliore comprensione è proprio quella che "conduce" ad abbracciare e non a escludere, cioè a comprendere ogni cosa nell'universo e a nulla tralasciare.
Saggio è colui che giunge a tirare le fila di ogni cosa del mondo, a riconoscere l'origine e i principi di tutte le manifestazioni. Grazie ad una così profonda vista, si scopre infine la vera semplicità d'ogni dove. Perché, in fondo, nulla è complesso e complicato se non ciò che la mente rende astruso e incomprensibile.