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PROLOGO
Venerdì 06 aprile 2001
"Un asfissiante calore mi stringe in una morsa infernale e non riesco a capire di che si tratti. Un brivido improvviso mi sale fino in gola, respiro a fatica, avverto uno strano odore, come d'incenso, che pregnante e invadente mi penetra dentro. Non posso gridare la mia angoscia. Non vedo nulla. Gli occhi sono spalancati, ma l'oscurità penetra nel mio sguardo. Non odo rumori, oltre al mio respiro alla ricerca di una valvola di sfogo. Mi sento imprigionato in pochi centimetri, tra pareti in legno. Le mie mani sfiorano un liquido, poi una scheggia di pietra, del terriccio. Le mie narici percepiscono un nauseante olezzo di muffa di là di queste pareti, mentre una mistura di umido e carta impolverata fanno da contorno ad una strana sensazione di antico. La mia mente si abbandona al nulla e impalpabile diventa la capacità di dominio dei miei sensi. D'un tratto, mentre le mie palpebre cercano rifugio nel silenzio, fulminee urla mi scuotono, grida agghiaccianti si levano nell'aria cupa e avvolgente, non ne comprendo subito l'origine, pochi attimi e ne riconosco voce di donna, disperata, spaventata, poi con voce tenebrosa.
Un attimo ancora e odo dei numeri 6 e 23 e delle lettere greche e nuovamente quelle grida d'aiuto.
Ma chi ha parlato? Una donna senza volto, senza identità, un fantasma in una scenografia occulta. Scuoto la testa, sperando di scrollarmi questa strana sensazione, mentre gocce di sudore freddo scivolano dalla fronte fin sulle sopracciglia, e giù fino al collo. Che mi sta succedendo? Mi sento disorientato ...
Improvvisamente leggeri e impercettibili raggi di sole solleticano le mie guance, abbozzo un sorriso, apro nuovamente gli occhi...e...
Era un maledetto incubo!
Il mio cuore riprende a battere ad un ritmo normale. Non sono imprigionato in alcun posto, sono tra le mie lenzuola in flanella, disteso sul mio letto in ferro battuto, nella camera matrimoniale in stile classico e innanzi a me, come tutti i giorni, ho l'immagine del Crocefisso.
Perché questo strano sogno? Frasi sconnesse, immagini sfuocate, lettere, sensazioni di freddo e umido, fiamme divampanti e poi il nulla. Sarà stata la cattiva digestione, esagero sempre con la frittura di pesce. Meglio così, un brutto sogno da cancellare!
... ... ... ... ... ...
E questa foto non incollata all'album...Ma che è... Un toro?! bisbiglia tra sé lo psichiatra, che d'istinto la prende tra le mani, ne guarda il retro e si accorge di alcune cifre: 6, 23,13,10,22,21 scritte a matita e una frase:
"μισθός της αμαρτίας είναι θάνατος"
È greco, Zanetti lo conosce e non impiega molto tempo a comprenderne il significato.
SINOSSI
Aprile 2001. Settimana Santa. Lettere greche e numeri enigmatici marchiano corpi inermi di uomini e donne. Un sogno premonitore riveste il principio di un susseguirsi di delitti che devastano la Capitale, sfiorano la Liguria, raggiungono la Puglia, gettano ombra in Basilicata. Il movente di efferati delitti si riscoprirà in un patto sigillato tra un Uomo di Chiesa e Tre Madri e cavalcherà cinque secoli di misteri, riti e delitti senza un colpevole.