Avverte che per trasformare qualcosa che esiste senza eccedere allo sfogo della fantasia deve porre dei limiti nella realizzazione.
Sintetizza il suo pensiero: "La qualità del vero Maestro si vede quando ha la capacità di fermarsi nel suo gesto finale".
Inoltre abbandonandosi all'arte il primo pensiero che gli viene, è un senso di appagamento perché ritiene sia un lavoro gratificante.
Percorrendo quando abbiamo descritto l'artista, fornisce un'interpretazione: "L'arte è una filosofia di vita, ne sono un discepolo, mi sono abbandonato ai suoi ritmi, condiziona il mio tempo, modifica il mio credo plasmando la mia identità, mi ha reso immortale donandomi dignità, creo, dipingo opere sognando all'infinito, perché possano parlare di me quando un giorno attorno a me ci sarà il silenzio".
Mazzolini dimostra responsabilità nei confronti dell'arte e spera di aver ancora tanto tempo nella vita per riuscire a raccontare attraverso la pittura, scultura e le parole in versi o poesie.
Predilige la solitudine creativa a tutto ciò che non sono le sue opere d'arte.
Narra: "Non ho mai pensato di realizzare tante opere perché l'infinita armonia di colori, forme mi disorientavano, ma col tempo mi sono ritrovato, e ora che sono sicuro della mia strada camminerò per l'infinito".
Numerosi sono i simboli nelle opere di Mazzolini. Un esempio è il cuneo d'acciaio come manifestazione di tristezza e assenza di umanità nel mondo. Un cuneo può rappresentare una bomba. L'artista espone la sua contrarietà all'atteggiamento umano e avverte che il mondo non fa altro che peggiorare.
L'acciaio è usato per lanciarsi il futuro in contrapposizione alla tecnica antica che rivisita in chiave moderna.
In merito dice: "Amo l'arte moderna perché schietta, diretta, senza falsità, fatta nel presente che pensa al domani che riveli il futuro".
Negli anni affina lo stile dipingendo non la semplice immagine ma crea volumi e con i tagli identifica una tecnica a se riconducibile. Non semplici ritratti androgeni ma coinvolge la psiche dell'osservatore attraverso le forme e il colore.

Chiarisce: "L'opera in sé non racconterebbe nulla se l'osservatore non fosse un coraggioso".
Mazzolini realizza sculture con l'ausilio di una tela morbida e con la resina la rende rigida; mentre con i dipinti raggiunge la bidimensionalità, il tridimensionale lo ritroviamo nelle sculture.
Non trascura la dimensione per rendere contemporanee le opere d'arte realizzate e afferma: "Nell'arte moderna possiamo costatare tutto ciò che nell'antico si era nascosto. Nell'arte vi è ancora quella dimensione in cui vedo la verità che spesso non trovo nella mia realtà".
Mazzolini è un artista a trecentosessanta gradi e si esprime utilizzando infiniti concetti per raccontare e far apprezzare a chi lo supporta la sua visione dell'arte. Non si risparmia nell'essere in conflitto con chi approda a una disciplina seria e professionale come l'arte in modo non appropriato.
Un attaccamento per l'arte che lo porta ad affermare. "Io credo fortemente che il potere dell'arte sull'uomo artista sia gratificante e appagante tanto quanto sia la salvezza per il condannato".
Vivere nell'arte e proporsi nel contemporaneo negli anni è diventato un aspetto tormentato con un mercato dell'arte che non da tregua e non sempre il pubblico capisce il duro lavoro che gli artisti svolgono per creare un'opera unica.
Mazzolini spiega così questo rapporto: "Per chi non s'interessa di arte, non ha sicuramente il problema di capire la vita, solo avendo fantasia sufficiente per sopravvivere ma non potrà mai capire quanto sia difficile viverla.
Tra me e le mie opere è sempre come un primo appuntamento, dobbiamo imparare a conoscerci, dialoghiamo e ci studiamo, ma dopo i preliminari è passione travolgente. Ecco perché amo l'arte, questa non mi tradisce non mi deluderà mai".