About the Book
https: //www.mos-official.com/ https: //www.facebook.com/mos.officialpage/ "La vita di una cometa": otto piccole storie che si rincorrono l'una con l'altra, componendo un romanzo magico e ottimistico, che parte dagli albori della civiltà umana per arrivare ai giorni nostri. È qualcosa di più di un romanzo storico: è un infinito inno al "nulla è impossibile", è il trionfo del "ogni imprevisto è un'opportunità", è un libro che colpirà dritto al cuore chi ama viaggiare e sognare, chi ama le storie d'amore e chi vorrebbe essere una rock star. É una storia adatta ai malati di ottimismo e consigliata a chi di positività ne ha davvero bisogno. CHE COS'È "LA VITA DI UNA COMETA" Scritto in prima persona, il romanzo narra una mia vicenda personale (romanzata, ovviamente): il girovagare per il tempo come metafora della mia vita, nel tentativo di raggiungere una meravigliosa ragazza, sfolgorante come una cometa, comparsa in fondo al mio sentiero. Questa rincorsa mi vedrà vagabondare per la storia, con i miei inseparabili occhiali da sole e il mio Ipod, vivendo in prima persona avventure grottesche e ai limiti dell'impossibile: diventare una divinità, conoscere il Minotauro (che in realtà è una creatura buona, perché "nulla è come sembra, mai"), diventare un nemico dell'Impero Romano, andare al rogo come uno stregone qualunque, scazzottare con il più famoso personaggio della mia città (dopo di me, s'intende!), partecipare alla missione Apollo 11. Ah, ho dimenticato Cupido in preda a una crisi depressiva, la Luna che mi mette i bastoni tra le ruote, gli Oasis... QUESTO È L'INCIPIT DEL ROMANZO: Non c'è odissea senza amore. E' incredibile come, nel pieno della tempesta, aspettassi la giornata perfetta per mettermi in cammino, senza mai accorgermi che la vera perfezione era la mia meta, eri tu, che con un soffio e un canto dorato dissipavi tutte le nubi e rendevi la mia giornata davvero perfetta. Non c'è amore senza odissea. E QUESTO UN BREVE ESTRATTO: "Tutti noi ci chiediamo dove siano i nostri dei: la mia dea era lì, oltre quella porta, e mi attendeva solare, luminosa, come una cometa in cielo. La mia mente viaggiò indietro nel tempo tornando al momento in cui il cuore aveva tracciato la strada da percorrere, polverosa, senza fine, ma con lei in fondo a disegnare nell'aria soavi gesti per attirare la mia attenzione. Il mio ricordo del futuro era esattamente come l'avevo assaporato: brillante e infinito, uguale a come i miei ricordi l'avevano gelosamente conservato. Stava dietro al bancone e mi regalò un profilo unico, mozzafiato. Ciao... mi disse dolcemente la ragazza: la sua voce era un canto dorato che immediatamente allontanò tutte le nubi. Ciao... risposi quasi senza fiato percependo che il cervello subì tutto il fascino della ragazza e, spaventato, corse giù per le scale andando a nascondersi in cantina, lasciandomi da solo col cuore che batteva a mille. Ciao... disse di nuovo lei, ancor più dolcemente, mentre, con la grazia di una ballerina, si spostava dietro al bancone. Il suo muoversi così leggero mi ricordò i violini di "Whatever" alla fine della parte cantata. Senza mai distogliere lo sguardo da me, si diresse verso la porta di servizio che comunicava con l'officina: i miei occhi, seppur stanchi, la seguirono per tutta la stanza, eccitati, vivi, emozionati, rinnovati grazie allo splendore che stavano ammirando. Non fui in grado di dire altro, di fare altro, se non fondere il mio cuore assieme al suo, e i miei occhi con i suoi, creando una danza immaginaria, universale, appassionata. Danzando con lei, mi sembrò di aver viaggiato per tutto l'universo, e attraverso il cosmo di aver colto le più strepitose meraviglie. Danzando con lei, quelle meraviglie tornarono a essere quello che per noi sono sempre state: solamente piccoli granelli di sabbia, se paragonate ai suoi occhi. Ero come un ragazzino innamorato, e lei era il mio gusto preferito. In quel momento l'amore era tutto