Excerpt from La Mia Prigonia

Fin da quando usciva dal carcere in seguito dell' 3 mnistia concessa da Papa Pio IX, veniva sollecitato da molti a narrare i casi della sofferta prigionia. Cui spingeva curio sit� cui l'interesse che desta la sventura e tutti il saperla accompagnata dalle pi� raffinate barbarie. Ma io non incli= nava a secondare questi desideri, perch� niuna vaghezza mi tentava di parlare di me: pensava bens� di farlo, ma solo allorquando avessi stimata opera vantaggiosa all'uma nit�. In que' giorni ci� parevami di verun utile, anzi dannoso o almeno inopportuno perch�, sembrando cambiata colla mutazione del Pontifice la condotta del Governo Pontificio, e rivolta a riforme liberali, mi sembrava colpa lo svergognarlo con una narrazione in cui ogni pagina sarebbe un'accusa con tro esso. Io mi compiacqui allora di questo mio riguardo, veggendo gli atti che in que' primi tempi del Pontificato di Pio IX andavano muovendo dal Vaticano e che avviavano il Papato ad una missione altrettanto insperata, quanto gloriosa. Condotto da questo sentimento, avendo saputo che il mio amico, e compagno di carcere Felice Orsini pensava di pub blicare la narrazione della sua prigionia, gli scrissi per disua derlo dal suo proposito. Ma purtroppo la mia compiacenza fu di breve durata, ch� le speranze concepite vennero meno: la gloria di Pio IX si eclisso, poi cadde nel fango!

Cessato ilmotivo che mi rattenne, tacqui ancora durante il mio lungo esilio sia per le occupazioni che mi tenevano incessantemente legato al lavoro sugli scogli della Sardegna per guadagnarmi il pane, sia perch� lontano dalle citt�, ove avrei potuto provvedere alla stampa. Tornato in patria nel 1863 in uno stato tale di salute che temevasi della mia vita, appena cominciai a rimettermi in salute ed a ricu perare le forze, venni novellamente eccitato da molti a fare questa pubblicazione ma non potei accogliere le ami chevoli sollecitazioni, mancandomi i mezzi di sostenere le spese della stampa. Ora che, mediante l' aiuto di parecchi miei amici e concittadini ho riunito questi mezzi, pubblico di buon grado questa mia narrazione. Le note, che feci appena ebbi nel carcere il modo di vergare qualche riga, mi diedero mezzo di fare un esatto e fedele racconto di quanto soffersi. Essa e scrittura disadorna, ed avr� molte mende: il suo unico pregio � la pi� scrupolosa verit� ed esattezza in ogni sua parte. Valga essa a far conoscere sempre pi� quale fosse, e sia ancora purtroppo il Governo de' Papi.

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