About the Book
Il libro, a due soli anni dalla pubblicazione (2012) è già alla sua seconda edizione aggiornata (2014), con tre nuovi capitoli per oltre 90 nuove pagine. L'aggiornamento riguarda un percorso nel cinema e nei documentari di Carlo Mazzacurati; una riflessione sul passaggio epocale dalla pellicola al digitale; una lettura de "La grande bellezza", premio Oscar Miglior film straniero 2014, che scava nelle peculiarità del fare cinema dello staff di Sorrentino. Per il resto il libro "illumina" aspetti poco noti delle migliori opere cinematografiche italiane degli ultimi trent'anni. Dopo la prefazione di Silvia Tarquini e il saggio introduttivo del curatore, la narrazione di Luca Bigazzi - direttore della fotografia e insieme operatore di macchina - si snoda attraverso dodici capitoli raccogliendo con coerenza caratteri tecnici, artistici ed etici del lavoro sul set. Bigazzi racconta il sodalizio con Silvio Soldini, le scelte linguistiche coraggiose e in anticipo sui tempi al fianco di Daniele Segre, lo straordinario lavoro con Martone sul territorio napoletano, l'esperienza con il dirompente cinema di Ciprì e Maresco in bianco e nero, l'avventura in Albania con Gianni Amelio, le collaborazioni con le diverse sensibilità di Giuseppe Piccioni, Francesca Comencini, Antonio Capuano, Ivan Cotroneo, l'attenzione ai registi esordienti, la militanza nel cinema impegnato di Andrea Segre e Leonardo Di Costanzo, le incursioni nel documentario, la scoperta di un regista come Abbas Kiarostami e, naturalmente, la partecipazione costante al cinema di Paolo Sorrentino, che con "La grande bellezza" gli regala l'Oscar per il miglior film straniero. A fare da specchio all'esposizione di Bigazzi, una straordinaria sezione "Testimonianze", con 24 contributi di registi, attori, produttori che hanno lavorato con lui. Da segnalare il ricco apparato iconografico del volume, a colori, con foto di noti fotografi di scena. hanno detto del libro: Bigazzi racconta le sue esperienze di direttore della fotografia, in assoluto uno dei migliori nella storia del nostro cinema e certamente il più generoso e disponibile, il più libero e spericolato e "veloce" tra tutti quelli oggi attivi. (Goffredo Fofi, Lo Straniero, n. 149, novembre 2012) Un profilo ricco, complesso, preciso: il genio di un artista, una professionalità teutonica, l'umiltà di un artigiano, l'entusiasmo di un bambino (Francesco Carini, Luca Bigazzi. Il talento dell'uomo con la macchina da presa, Le Reti di Dedalus, novembre 2012) Un libro intervista che dà l'occasione al lettore di fare il punto sull'apporto cruciale di Luca Bigazzi all'evoluzione formale del cinema italiano degli ultimi trent'anni. [...] L'innovazione portata da Luca Bigazzi nelle tecniche e nel modo di lavorare sul set è l'espressione pratica di valori ben più generali. (Adriano Piccardi Cineforum n. 518, ottobre 2012) Un gran libro che si legge tutto d'un fiato. La conversazione con Luca Bigazzi si snoda attarverso le opere maggiormente rappresentative del cinema italiano sopravvissuto al napalm gettato a dosi massicce sul mondo della cultura in questi ultimi trent'anni (Marino Galdiero, Schermaglie, 23 ottobre 2012) Ci vuole coraggio, e una certa dose di folle speranza nel futuro, per tentare un'avventura come quella di Artdigiland, realtà editoriale che appaia una piattaforma digitale ad edizioni cartacee. La prima uscita è dedicata a Luca Bigazzi, uno dei più importanti direttori della fotografia del nostro cinema, ma nome comunque di nicchia, (Roberto Curti, Blow Up, n. 173, ottobre 2012) Oltre 300 pagine di ricordi del lavoro sul set compongono un libro "che nasce da una richiesta sorprendente dell'editore", confessa Bigazzi. (Simona Spaventa, Repubblica, Milano, 12 dicembre 2013) Lo 'stravedo' è quel fenomeno che consente di vedere le Alpi dalla laguna di Venezia, a 300 km di distanza. È uno 'stravedo' letterario, "La luce necessaria". (Roberto Schinardi, Torino Magazine, primavera 2014)
About the Author: Alberto Spadafora (1977) è saggista cinematografico e fotografo. Dopo gli studi tra Torino, Londra, Anversa e Roma collabora negli anni con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la casa editrice Lindau, l'agenzia Magnum Photos di Parigi, la Cineteca di Bologna, l'agenzia MC & Saatchi di Londra. Scrive per Segnocinema, Cineforum e Cineforum Web. Ha scritto per Fellini Amarcord. Rivista di studi felliniani, The Scenographer, Moviement. È autore del volume In cielo, in terra. Terrence Malick e Steven Spielberg (ed. Bietti, 2012).