Sociopatico, egocentrico e maldestro manipolatore, Simeone, il protagonista di questa storia racconta la sua vita considerandola, insieme a ciò che la circonda, tutta una menzogna. Alienato nella società, vive accecato dalla unicità, il suo sentirsi unico, idolatrando la sua tossicità mentale che lo salva dalla mediocrità.
"-Non fui un eletto, né luce mi pervase,
privo e senza pena di pensieri santi.
Sono dell'umana specie, con ipocrita follia,
chino e prono rendo omaggio,
mendicando un fugace sguardo.-"
Comprenderete le mie ragioni se solo il vostro animo è predisposto alla tolleranza.
E' ovvio che ciò che leggerete sarà qualcosa di estraneo al vostro mondo,
al vostro modo di vivere, al vostro modo di pensare.
E' risaputo che ogni comportamento che devia da regole consolidate è sempre
considerato amorale e colui che compie azioni che offendono, è allontanato da
ciò che, comunemente, è chiamato consorzio umano.
Al dunque, quali sono le mie colpe?