Scrivere sul tema della fede, pensando soprattutto ai numerosissimi volumi che sono stati pubblicati da tutte le correnti religiose, a cominciare dai tempi più remoti fino ad oggi, potrebbe sembrare superfluo. Eppure, riflettendo su quello che la Bibbia ne dice, in moltissimi passi che essa contiene, non è superfluo e inopportuno parlarne, soprattutto riguardo al bene che può arrecare nella vita umana, anche se si usa diversa fraseologia rispetto a quella tradizionale. Per descrivere infatti la fede nelle sue svariate manifestazioni, è estremamente necessario usare un linguaggio che non si presti a equivoci ma soprattutto biblico, da convincere le persone più riservate e meno disponibili per invogliarle ad accettare questo baluardo della dottrina cristiana, per rimanere saldi nelle vie di Dio, in mezzo alle tante tempeste che si scagliano contro con la loro violenza. Lo scopo, infatti, del nostro intervento, nel trattare questo tema della fede, basandoci essenzialmente sul testo biblico, vuole contribuire all'arricchimento e all'edificazione di quanti vogliono seguire Dio su questa terra, e, nello stesso tempo sperimentare la fedeltà di Dio e delle Sue promesse per questa vita e in vista di quella futura, cioè l'eternità Poiché il greco del N.T. usa pisteuo - ben 232 volte - e pistis - 246 volte - con tutti i loro derivati e forme per parlarci della fede, e che le nostre traduzioni li hanno resi credere per il primo e fede per il secondo, il nostro impegno consisterà nel fermarci su questi due concetti. Prenderemo in esame naturalmente tutti i testi del Nuovo Testamento - ad eccezione di 1 Timoteo 6:13 ed Ebrei 4:14, in cui il termine greco per indicare la fede è assente, anche se il contesto lo lascia presupporre, come hanno fatto alcune traduzioni. Per quanto riguarda l'A.T., pur non avendo la mole che ha il N.T., dedicheremo tuttavia, un capitolo che raccolga i vari riferimenti intorno alla fede, che si articolano principalmente sul concetto della credenza, poiché il termine fede, ― così come appare nella nostra versione che usiamo per questo lavoro, cioè la Nuova Diodati ―, ricorre solamente tre volte, così facendo, avremo un panorama generale su quello che l'A.T. insegna su questa importante dottrina cristiana. Per la parte lessicografica, per ciò che riguarda le sfumature e i diversi significati che hanno i termini greci pisteuo e pistis, nonché le varie radici ebraiche, rimandiamo alle opere specifiche, che possono fornire tutti quei particolari che il lettore e lo studioso della Bibbia cerca e desidera conoscere.