Fin dalla più remota antichità all'essere umano non è bastato esistere. Si è costantemente sforzato di capire qualcosa di più di ogni sua singola esperienza, utilizzando gli strumenti che la natura e il suo ingegno gli hanno concesso. Accanto alle grandi religioni rivelate, l'introduzione di vari sistemi magico-esoterici e religiosi ha condotto tale indagine verso un piano superiore, verso un progetto mirato al risveglio dell'essenza sopita all'interno di ciascuno. Da tali istanze sono sorte quelle correnti magico-esoteriche che hanno ritualizzato, in formule e incantesimi, antiche conoscenze, ritenendo di operare attraverso di esse un certo controllo sulla natura e sulle sue creature.
Partendo dai culti di Mithra nella Roma antica all'imperialismo pagano di Julius Evola questo libro tenta di fornire ai lettori una disamina per orientarsi nei secoli attraverso le sinistre penombre del Medioevo, le letture gnostiche e le persecuzioni agli eretici, fino ad arrivare al complesso caso dei cavalieri templari. Di qui si fanno i conti con numerosi personaggi del calibro di Pico della Mirandola, Cristoforo Colombo, Tommaso Campanella e la sua utopica Città del Sole e ancora Cagliostro, Casanova, Mazzini, Garibaldi, il Lombroso, Capuana e D'Annunzio. L'ultima tappa è l'analisi del nazi-fascismo esoterico.
La nostra Italia non fu solo Patria di artisti, scrittori, poeti, scienziati, ma anche di profondi cultori di Scienze occulte. Un esempio: Ernesto De Martino, noto antropologo, si è occupato di magia e esoterismo per tutta la vita. Ostinato come una fede, incessante come un desiderio, il fine ultimo dell'uomo sembra essere sempre lo stesso: capire da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo. E bisogna aggiungere che oggi è diventata operazione intellettuale sempre più complicata, anche a causa di certa fortuna incontrata dalle filosofie fatte in casa modello New Age, duramente etichettate dagli autori di "Italia esoterica" come indegno e banalizzante sottoprodotto di un superficiale sincretismo spiritualista.
Di notevole rilievo deve intendersi il capitolo riservato alla civiltà egizia, che ci ha tramandato meravigliose testimonianze della propria cultura. Si è spesso associato questo dato al fatto che questa terra avesse potuto ospitare gli ultimi esuli di un antico e civilissimo continente antidiluviano scomparso: forse la mitica Atlantide di Platone, anche se ad oggi evidenze probanti al riguardo non sembrano essere ancora state scoperte. Forse questo libro fornirà nuovi stimoli alla ricerca della verità.