Mi diletto a scrivere poesie, non sono un poeta.
Scrivere un libro di poesie nell'era dei social media è come fare figli in tempi di guerra, forse non ha senso ma denota un briciolo di speranza allo stesso momento. Puoi trovare milioni di frasi già fatte, ragioni per disperarti o per andare avanti, ed è per questo che ci vuole la poesia. Una poesia che ti doni quella forza che avevi dimenticato d'avere, perché, al contrario delle cose che trovi in rete, queste che sono qua scritte sono disponibili per essere lette anche più volte, e sembrerà che vengano dal tuo di cuore, perché non sono frasi ad effetto o ricercate, sono semplici parole scritte con sentimento, uscite da un cuore umano.
Cerco di trasmettere sulla carta le emozioni che la vita stessa mi dona, i valori e l'affetto di chi mi circonda, nella speranza di riuscire a donarle, anche minimamente, a chi mi concede l'onore di leggerle.
La poesia è amore senza riserva, per tutte le cose, siano esse vive o inermi, senza distinzione tra brutte oppure belle, essa comprende anche tutti i sentimenti, da quelli più nobili a quelli che non vorresti; senza nascondermi, scrivo non soltanto d'amore, ma anche delle mie paure, che forse sono anche le vostre, non per spaventarci, ma per capirle e superarle, perché la conoscenza è la chiave per la vera libertà in quanto si teme o si evita ciò che si ignora ed è soltanto affrontando le paure e le difficoltà che esse si possono superare, così come anche per i tabù come possono essere il sesso o la morte, bisogna parlarne per fare sì che smettano di esserlo.
Questo libro contiene soltanto parole e non risposte, ma forse ti aiuta a porti le domande giuste.
Non sono un poeta, mi diletto a scrivere poesie.
Pepe Badasci