In questo secondo volume tratteremo il tempio al tempo del Salvatore. Il tempio di Salomone era oramai un pio ricordo ed il nuovo tempio era passato attraverso molte trasformazioni ed importanti perdite attraverso i secoli. Esdra 6:3-5 Il primo anno del re Ciro, il re Ciro ha pubblicato quest'editto, concernente la casa di Dio a Gerusalemme: La casa sia riedificata per essere un luogo dove si offrono dei sacrifizi; e le fondamenta che se ne getteranno, siano solide. Abbia sessanta cubiti d'altezza, sessanta cubiti di larghezza, 4 tre ordini di blocchi di pietra e un ordine di travatura nuova; e la spesa sia pagata dalla casa reale. 5 E inoltre, gli utensili d'oro e d'argento della casa di Dio, che Nebucadnetsar avea tratti dal tempio di Gerusalemme e trasportati a Babilonia, siano restituiti e riportati al tempio di Gerusalemme, nel luogo dov'erano prima, e posti nella casa di Dio'. Questo tempio fu completato nel 516 a.c. Non poteva essere identico al primo, non tanto per la costruzione quanto perché erano venuti a mancare cinque elementi che denotavano un'importanza basilare. 1 Il fuoco acceso sull'altare di Geova: nel primo tempio era stato mantenuto acceso da sempre. 2 La shekinah o nuvola che mostrava la "Gloria di Dio" 3 L'Urim ed il Thummim 4 Lo spirito della profezia 5 L'arca dell'alleanza. Queste caratteristiche erano peculiari e la loro mancanza dava a questo secondo tempio una rilevanza inferiore a quello di Salomone. In effetti la distruzione del primo tempio era dovuta all'ostinazione ed apostasia del popolo ebreo. Anche il secondo tempio ebbe le sue traversie e se pensiamo che l'ultimo profeta, Malachia, profetizzo circa il 400 a.c. Comprendiamo che vi era stata ancora una volta una grande apostasia, Cristo infatti venne nel periodo del culmine di questa apostasia, i Giudei erano divisi in molte fazioni religiose e sebbene Giuda Maccabeo avesse, in qualche modo, cercato di purificare questo tempio, la mancanza delle cinque caratteristiche menzionate prima non potevano renderlo al pari del tempio di Salomone. Erode il grande nel 20 a.c. ingrandì il secondo tempio ed i lavori secondo Giuseppe Flavio durarono un paio di anni anche se non fu interamente finito che nel 64 d.c per poi essere distrutto, come profetizzato dal Cristo nel 70 d.c. dai Romani. Il rigettamento del Cristo portò alla definitiva diaspora degli ebrei ed al loro vagare per quasi 2000 anni. In questo volume cercheremo, attraverso le scritture, di comprendere come i dodici apostoli vedevano il tempio, ed una volta banditi da questo cosa fecero. Vi sono prove scritturali che il Salvatore resuscitato vi apparve, a dimostrazione che, dopo averlo purificato poco prima della sua morte lo riteneva ancora la Sua casa.
About the Author: Nato a Prato, Massimo Franceschini è l'autore di diversi libri incentrati sulla Bibbia, sul suo simbolismo, sulla sua dinamica, sui suoi concetti più intriganti. Sposato con Maria Teresa ha avuto 6 figli ed attualmente 16 nipoti. Ha fatto 2 missioni di proselitismo in Italia ed è in procinto di farne una terza. Trasferitosi negli USA nel 1995 è divenuto cittadino americano, senza perdere la cittadinanza Italiana nel 2007. Vive attualmente in San Tan Valley Arizona, ama il calcio, i buoni libri e molti tipi di films, specialmente quelli di azione e di mistero. Ha scritto anche diverse sceneggiature da cui ha ricavato anche due libri "Stonehenge" ed il "Il Duca" che fanno parte di una serie sul tipo Indiana Jones con un particolare personaggio: Doctor Bible in italiano Dottor Bibbia, un buon conoscitore delle scritture che insieme al professor Banetti si diletta a scoprire i più fascinosi misteri dell'umanità.