L'autore è anche il principale artefice di quanto si racconta, indiscutibilmente insolito e che ha valorizzato grandemente la Natura delle stesse isole Eolie. Il tutto è successo negli anni '80, ancora in gioventù.Fjn da quei tempi l'autore, in qualità di geologo non ha fatto altro che girare il mondo ed in particolare Sud America; nell'attualità si trova tra Messico, Cile e Perú. Adesso, grazie a quasi una infinità di esperienze, che per molti sarebbero pura "avventura" e che per l'autore fanno parte della vita quotidiana, desidera offrire un esempio che porti a riflettere come il più delle volte siamo portati a cercare le cose più fantastiche ed originali sempre dall'altra parte del mondo e non diamo importanza a ciò che abbiamo sotto il naso... che a sua volta viene visitato e valorizzato da chi, invece vive nell'altro lato del mondo!IL LIBROL'autore, fin da molto giovane ha avuto un particolare spirito simbiotico con la Natura. Guida del CAI, Istruttore di alpinismo, maestro di sci in Sicilia e nelle Alpi e poi geologo con molte attività nei luoghi più isolati e perfino quasi sconosciuti, fin da giovane ha fatto cose che lui considerava normali e che per altri sarebbero state eccezionali.Una di queste, pur se svolta nelle nostre isole Eolie, lo ha portato a fare una scoperta che poi è stata la ragione della creazione dell'attuale simbolo delle Eolie e contribuendo alla preservazione dell'ambiente, spingendo anche a creare aree protette. Il racconto va dal Monte Rosa, alla Sicilia, mostrando anche un bellissimo esempio di unione tra Nord e Sud.Il soggetto principale sembra essere la scalata di quella eccezionale torre vulcanica, chiamata LA CANNA, alta quasi 100 metri, nel bel mezzo del mare, nelle vicinanze dell'isola di Filicudi. Ma non è così piuttosto si tratta di ciò che ne deriva, grazie al menzionato spirito. Non entro nei dettagli, con lo scopo di non ridurre l'interesse al libro. Solo si precisa che da qui ha avuto origine quello che attualmente si considera come "il simbolo delle Eolie".Approfittando della formazione professionale dell'autore fa anche delle abbastanza originali considerazioni geo-ambientali su tutto l'arcipelago eoliano ed il Tirreno, evidenziando caratteristiche sorprendenti, come l'esistenza di vari vulcani sottomarini anche più grandi dell'Etna e svelando che il fondale del Tirreno è forse la zona tettonicamente più attiva di tutto il pianeta.In conclusione questo piccolo libro è un racconto assolutamente reale ed allo stesso tempo, un documento naturalistico piuttosto originale (se interessante lo dirà il lettore) e che a parte della straordinaria storia, vuole risaltare i valori e particolarità della Natura che abbiamo sotto il naso e di cui, forse per questo, facilmente non ci rendiamo conto.