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Excerpt from IL Pericolo Abissino e Inghilterra, Francia ed Italia Accade troppo spesso, nella vita dei popoli come in quella degli individui, che gli incidenti della via facciano perdere di vista la meta, gli accessori pongano in seconda linea il principale, e ci� che dovrebbe essere parte contingente e secondaria assorbisca tutte le forze dell' attenzione e dell' azione. Cosi l'opinione pubblica d' Italia, e non d' Italia soltanto, si rivolge intensamente alle cose d'abis sinia nei momenti acuti in cui qualche fatto mori dell' ordinario viene a richiamare gli sguardi su quel tratto d' Africa; cosi, nelle qualche settimane trascorse, le mosse incerte di ras Maconnen e di ras Mangasci� occuparono e preoccuparono lo spirito pubblico. E, a dir vero, si comprende come il nostro paese abbia seguito con vivo interesse, e non senza qualche legittima inquietudine, lo svolgersi delle parecchie nebulose comparse sull'orizzonte eritrea. Fortuna tamente pare ora che le nebulose siano scomparse e che l'orizzonte si sia completamente rischiarato. Ma, per quanto si possa prendere atto con gioia della buona soluzione di una situazione n� facile n� chiara, io sono dell' avviso che gli avvenimenti i quali si sono an dati svolgendo dall'ottobre in qua, e certo matureranno comple tamente prima della stagione delle pioggie, non costituiscano che un episodio, increscioso se vogliamo, ma non certamente definitivo e risolutivo della questione etiopica, sia nei rapporti interni del l'abissinia, sia nei rapporti di questa con l' Italia e con le altre Potenze europee che si trovano con essa in pi� immediato contatto di territori e di interessi. Ora 1' episodio passeggiero non deve di stoglierci dallo studiare la questione fondamentale, quella che sipu� chiamare, senza timore di esagerarne la portata, il problema abissino nei rapporti con 1' Europa. Quando si parla dell' Abissinia, il mondo politico europeo con sidera e intende (almeno per solito) la questione dei rapporti, e della lotta fra Menelik e la colonia Eritrea. Ora ci� � un errore. Tale lotta, tale conflitto che, latente da anni, e frutto, in grandis sima parte, di nostri lunghi errori, scoppi� poi nella guerra del 1895 - 96, non rappresenta che una sola faccia del molteplice pro blema. Menelik, o, meglio, l'abissinia non � pi� ormai un episodio della politica coloniale italiana: l'abissinia �, oggi, una Potenza appena adolescente, si, ma robusta e intraprendente, che viene a pesare, come nuovo e notevolissimo elemento, nella moderna storia africana: e perch� in quella vastissima zona al nord - est del conti nente nero sono tre per ora le Potenze europee che hanno possedi menti e mire l' Italia, la Francia, 1' Inghilterra cosi l'abissinia assume un'importanza considerevole, di fronte alla politica di queste tre nazioni: e poich� la politica europea si svolge e quasi tutta, ormai, nella sfera coloniale, cosi i' Abissinia viene ad esercitare un' influenza, un contraccolpo, nella politica europea. A chiamare Menelik agli onori di questa parte nella scena della politica inter nazionale fummo, a vero dire, noialtri Italiani; e ne scontammo il fio con l'amara lezione d' Abba Garima, la quale rivel� finalmente anche ai pi� ottimisti che ai nostri fianchi esisteva un formidabile nemico col quale, 0 buongrado o malgrado, occorre fare i conti. Di questa importanza tutta moderna dell' Abissinia ebbe consape volezza, ancor prima di noi, altri che, se non coi fatti, almeno nelle intenzioni volle vedere in Menelik un ottimo mezzo per influire in una parte della politica europea. Lasciando, del resto, sospetti e recriminazioni oggi pi� dannosi che inutili, e pur vero che la lezione di Abba Garima rivel� ed insegn� anche ad altre Potenze l' entit� del nuovo fattore africano: onde le ambasciate numerose e importanti che Francia, Inghilterra e Russia inviarono alla Corte di Addis Abeba.