About the Book
Anche nelle famiglie dove le persone si vogliono bene, i rapporti possono essere conflittuali e davvero talvolta è difficile la convivenza. Nelle relazioni mettiamo in atto inconsapevolmente i meccanismi che abbiamo appreso e consideriamo amore, attenzione, tenerezza qualcosa che in realtà magari per altri non è. Tutti sanno e credono di sapere cosa sia l'amore ma di fatto ciascuno ha il proprio modo di amare. Dall'osservazione di centinaia di famiglie nei momenti di difficoltà possiamo dire di aver tratto alcuni concetti basilari che vogliamo qui riportare confrontandoci con le acquisizioni generali della psicologia. Analizzeremo dapprima le tipologie di famiglie: famiglie mono-genitoriali, famiglie aperte, chiuse, famiglie tradizionali, famiglie con due madri o due padri. Comunque sia il fine di tutto deve essere solo quello di crescere figli sereni, magari non sempre felici ma con la serenità di fondo, con la certezza di avere un posto sicuro, la famiglia. Con la denatalità della nostra società, e l'invecchiamento della popolazione spesso non è quella che si disegnava alla scuola elementare: mamma con la gonna, i capelli lunghi ed il passeggino, il papà al volante, il figlio che gioca a palla e la figlia che gioca con la bambola...spesso è composta da 1 o 2 o 3 persone adulte, o francamente anziane: padre e figlio, madre e figlia, sorelle o fratelli, nipote e zia, nipote e nonna. Ci sono persone inferme che necessitano di essere accompagnate per ogni necessità e figli, nipoti, nuore e generi che si dedicano a loro anche per anni. Oppure si tratta di famiglie allargate con figli adulti che sono nati da precedenti unioni che vivono accanto a figli più piccoli che hanno padri o madri differenti. Talvolta si tratta di famiglie con un solo genitore, per lutti, separazioni o semplicemente perché non si sono sposati, meno spesso ci sono due genitori dello stesso sesso. I meccanismi che regolano i rapporti nelle famiglie sono riproducibili e possono essere studiati ed analizzati nel dettaglio, di questi il più complesso è il doppio legame. Molto si è scritto sul doppio legame, eppure ancora oggi scopriamo aspetti che ci fanno riflettere. Le relazioni intra-famigliari dovrebbero essere incentrate sull'amore, sul rispetto reciproco. Cosa vogliamo per i nostri figli? La salute, la serenità, la gioia, la sicurezza economica, l'istruzione.... Vogliamo formare persone forti, vere, critiche, autonome, capaci di prendere decisioni e di fare scelte responsabili. Il compito educativo sollecita anche chi è zio, nonno, cugino, baby-sitter, amico, pastore, insegnante, sacerdote, suora, educatore, mentore, chiunque si rapporti anche solo per poco ai più piccoli, o a persone in crescita ha questo dovere: i bimbi ci guardano ci imitano, assorbono come spugne ed interiorizzano i nostri comportamenti. È una grande responsabilità quella educativa che come adulti noi tutti abbiamo, indipendentemente dall'essere o no genitori. Quando si tratta di famiglie composte da individui adulti l'intento educativo viene meno, ma rimangono validi i valori di fraternità, collaborazione, sostegno, aiuto, amore e reciproca dedizione. Nei rapporti interpersonali mettiamo in atto le stesse relazioni che abbiamo appreso in famiglia dove ciascuno di noi impara ad amare, ad essere fratello, sorella, impara il valore della vita, della cultura, della fede, del denaro. Proponiamo ciò che abbiamo appreso. Ciascuno di noi cerca di fare del proprio meglio, ogni individuo per sé e per i propri cari cerca di essere del suo meglio. Ciascuno ha il proprio stile genitoriale. Possiamo individuare le modalità di amore e di relazione e classificarle?