E' la singolare storia di Enrico, un artigiano quarantenne travolto da un inaspettato fenomeno trascendentale che muterà la sua esistenza instaurando un rapporto con un entità che darà una svolta alla sua vita, percorsa da quel momento in poi fra sogno e realtà. Le giornate di Enrico scorrono apparentemente tranquille in compagnia dei suoi amici fidati, Mario che gestisce a Roma un bar sulla triburtina e Amedeo, un affermato psichiatra e il suo affollato studio. Improvvisamente la moglie Angela muore e l'artigiano sprofonda in uno stato di profonda depressione. Abbandona il lavoro e subissato dai debiti cade nelle mani di Armando uno spietato strozzino, che lo perseguita. Amedeo si prende cura del suo amico ma con scarsi risultati e dopo alcune settimane dalla scompartsa della moglie, Enrico inizia ad essere tormentato da un ricorrente ed inquietante sogno. Mentre dorme, con disarmante puntualità, si ritrova in un ambiente dalle pareti eteree e velate, dove tutto sembra coincidere con una dimensione reale e palpabile. Confida il tutto al suo amico medico il quale, ad una prima analisi, attribuisce il fatto ai psicofarmaci prescritti, ma che Enrico non ha mai preso. Il sogno si ripresenta con sinusoica frequenza e sconcertato si rifugia in una ostentata veglia, ma destinata inevitabilmente ad essere vanificata dalla stanchezza.Durante il tormentato incubo una timida presenza si materializza determinando un angosciante risveglio ed in piena notte l'artigiano si rifugia da Amedeo alla ricerca di conforto e una logica spiegazione. Lo psichiatra a stento lo tranquillizza riportando il tutto ad una condizione prettamente surreale.Ma i sogni si ripetono con assiduità e rassegnato Enrico si ripresenta in quel limbo con l'intenzione di affrontare l'arcano e il frutto della sua fervida immaginazione.Durante il sonno l'entità si manifesta nella figura di un omino dal viso tondeggiante e dalla corporatura minuta e porgendo la mano si presenta nei panni di un certo Gennaro Coppola. Enrico rammenta le parole suggerite durante le sedute dal suo amico, ma comincia a dubitare che quel luogo sia soltanto un effetto indotto dal suo stato depressivo.Sconsolato, durante le consuete colazioni mattutine si confida con Mario e mentre espone i suoi travagli notturni questi gli rivela di aver già sentito nominare, Gennaro Coppola.Basito da questa scoperta, Enrico ottiene dalla stessa entità un ulteriore conferma nel riferigli di essere stato un rinomato finanziere e amministratore delegato di una famosa società di intermediazone.La tesi del suo amico psicologo sulla presunta finzione psicologica si incrina e con rassegnazione accettata la reale esistenza di quel limbo dove ogni volta si ritrova dopo aver abbassato le palpebre. Svilito, chiede a Gennaro il motivo dei loro incontri, ma L'entità tentenna e dopo i ripetuti inviti di Enrico rivela infine la necessità del suo aiuto per corteggiare una persona di sua conoscenza alla quale però evita di dare un nome. La richiesta lo sorprende e incuriosisce in egual modo e da quel momento la sua vita iniziera un nuovo percorso, condiviso fra sogno e realtà.Nel frattempo Mario conferma che Gennaro è realmente esistito mostrando una copia di un quotidiano locale con la foto di un signore dell'alta finanza deceduto in un crepaccio dopo una scalata in montagna.Ma Enrico vuole essere certo e chiede a Gennaro una prova inconfutabile della sua vissuta esistenza esaudita con due numeri da giocare al lotto per un ambo di sicura vincita, e cosi accade.Amedeo rimane basito quando viene informato sugli sviluppi della vicenda e si unisce all'amico per appurare il fitto mistero.Gennaro finalmente svela il reale motivo delle sua presenza e con timore riferisce che la persona che dovrebbe aiutare a corteggiare e di cui è follemente innamorato non è altro che Angela, la ex consorte di Enrico.L'artigiano va su tutte le furie ma in seguito accetta con rassegnazione di