Excerpt from I Tre Libri Dell' Arte del Vasajo: Nei Quali Si Tratta Non Solo la Pratica, Ma Brevemente Tutti I Secreti di Essa Cosa Che Persino al di d'Oggi Ã? Stata Sempre Tenuta Ascosta

Poi che fedelmente mi sono messo a manifestare tutti i segreti dell' arte del Vasajo (dintorno ai quali non saria mancato chi con più bell' avvedimento, chi con più tersa lingua avesse fatto quello che al presente ho fatto io, se il mal animo di coloro cui sono stati in mano, non avesse il disegno altrui impedito; cagione che il più delle volte sono mancati della loro perfezione): poi che ho fatto tutto questo senza molto belle parole, solo coll' integrità del vero; non mi resta far altro che di fendermi dai continui morsi dei detrattori. I quali prima diranno che quest' arte non si aspetta me, per non essere stato io l' inventore, ed anco per averne poca pratica: molti diranno ch' io dovrei attendere cose più utili: altri mi tasseranno per presuntuoso, qcn dire che gli è male pubblicar quello che già tant' anni è stato ascostoz non mancherà chi mi biasmi della. Lingua; altri dello scrivere e del disegno. A' quali, se io fossi presente, così rieponderei. A quegli che dicono oh' ella non è mia in venzione, che dicono il vero, direi loro; imperciò che il primo inventore fu Combo Ateniese, poscia ne ha scritto alcune particularità il Sig. Van nuccio Beringuccio, nobile Saneae nella sua Pirotecnia. Se costoro mi trovano autore che facci li segreti di dett' arte, eccetto certe regolette che tengono coloro che segretamente la maneggiano (tra' quali molti sono che per fin' all' ultimo della lor vita li tengono celati ai propri fi gliuoli, e, conoscendosi vicini al morire, tra le altre facultà che lassano, chiamato a sè il maggiore e più avveduto figliuolo che abbiano, a quello pubblicano questo secreto); se essi me la trovano detta d' altrui, io me gli rendo vinto. Da coloro che dicono, ch' ella non si aspetta me per non aver io lungamente praticato in essa, 1' Opera medesima mi difen derà; perchè mancando in parte alcuna, mostrerà che questi tali dicono il vero, non mancando gli farà conoscere biasmatori o maligni. A coloroche dicono ch' io dovrei attendere cose più utili, rispondo 'così, che non so trovare la maggior utilità in questo mondo che il far giovamento altrui. A quegli che mi tengono prosuntuoso in pubblicar questo secreto a quegli rispondo che gli è meglio che molti sappiano il bene, che pochi lo tengano ascosto. Non si accorgono costoro che, facendosi ciò, l' arte perverrà alle mani di tali che, laddove i poveri mastri calcinano il piombo e lo stagno, avendo considerazione quello che fanno questi metalli bassi e vili, si metteranno calcinare l' oro e l' argento, per farne esperienza; e laddove bene spesso ella è stata tra persone di poca considerazione anderà per le corti tra Spiriti ele vati ed animi Speculativi. A quelli che mi tasseranno della lingua risponderei che io ho parlato nella. Materna mia Durantina, in quel modo che ricerca la materia dell' arte. A quegli che mi tasseranno dello scrivere e del disegno, dico che io ho fatto quel ch' io so, e non sono obbligato a far più. Conducano essi il dire, lo scri vere, ed il disegno a più perfezione, ch' io avrò obbligo loro: allora interverrà a questa fatica mia quello spero intervenga all' arte del vasajo, che vista da molti e da molti maneggiata condurrassi alla sua perfezione. State sani.

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