Cosa unisce tra loro questi nove racconti? Come dice il titolo della raccolta si tratta dell'Imponderabile. Chi in un modo, chi in un altro, infatti, i protagonisti di queste storie sperimentano proprio questo: un qualcosa di sottile e misterioso, che permetterà loro di far breccia nel nuovo e nell'inesplorato, di compiere un passaggio che li farà migliori. Non più belli, più intelligenti, più ricchi, ma forse semplicemente più autentici, più saggi, più aderenti alla chiamata del proprio vero essere.Questi racconti racchiudono nelle loro trame possibili risposte alle nostre eterne domande sul significato dell'esistenza. Come andare oltre i nostri condizionamenti e superare i nostri aspetti egoici? Come riconciliarsi col passato? Come diventare più liberi? Come integrare le nostre ombre? Come accedere ai nostri più alti potenziali? E quali possono essere di volta in volta le crisi e gli errori lungo il cammino? Ogni volta si tratta di valicare un confine, un limite, oltre al quale non vi è che il mistero, per ascendere ad una nuova voluta nella spirale della coscienza, che man mano si espande, respira orizzonti sempre più vasti, sempre più illuminati, nella direzione del nostro vero Se' interiore.Ciascuno è invitato a leggere queste storie come metafore di significati ulteriori: si tratta di suggestioni, allusioni, simboli, per palpare quel qualcosa che non si può misurare, di cui non si può parlare e cui non è neppure facile pensare. Persino per me, che ne sono l'autrice, questi racconti arrivati come farfalle attirate dal nettare del silenzio sono stati un arcano da svelare. Talvolta solo dopo anni mi è parso di comprenderli e di attingere al loro insegnamento. Per questo vi ho voluto aggiungere una postilla, un "commento ai racconti" che intende essere una sorta di spiegazione. Ma ovviamente si tratta della mia spiegazione, ed è per questo che vi ho anche voluto accompagnare un'indicazione secondo me preziosa: "da leggere dopo un po'"... una specie di posologia. Sarebbe cioè meglio leggere i commenti dopo aver fatto riposare interiormente le suggestioni dei racconti, senza fretta di volervi trovare subito e a tutti i costi delle spiegazioni. Magari nel silenzio, in una pausa insonne, quando meno ve l'aspettate, i simboli vi parleranno facendo cadere i loro veli per mostrarsi nudi alla vostra comprensione intuitiva. In ogni caso, un po' come per i quiz della settimana enigmistica, prima di correre alla pagina delle "soluzioni" perché non provare a risolvere da soli gli enigmi? E questo non solo per non avere la "pappa pronta", ma soprattutto perché, ne sono certa, chi leggerà i racconti sarà in grado di trovare molto altro e molto di più rispetto ai miei suggerimenti. Basterà leggerli come fossero stati scritti a voi e per voi, anime in cammino.Pertanto auguro a tutti non solo una buona lettura, ma anche un buon... lavoro.