Quinto è il SESTO libro della collana I MIEI CENTO ARCHITETTI + 1: la mia STORIA DELL'ARCHITETTURA scritta per ARCHITETTI e non per periodi, stili o movimenti, quasi alla maniera del VASARI.
QUARTO TOMO del SECONDO VOLUME dedicato all'ARCHITETTURA MODERNA che comprende 6 soli architetti,
ma del calibro di
- RICHARD NEUTRA
- GIUSEPPE PAGANO
- LUCIANO BALDESSARI
- ALVAR AALTO
- LUIGI PICCINATO
- LOUIS KAHN
- Richard Neutra è il primo architetto europeo ad approdare in America nella terra di quella Scuola di Chicago, che ha aperto il dibattito sui grattacieli, ma non è riferibile tout-court né al Razionalismo d'oltre oceano, né a quello europeo di prima istanza, ma ne è una rivisitazione alla luce del movimento organico americano. Lì nella terra d'America "ha allevato .... la pianticella dell'architettura moderna, quasi sempre al riparo delle mura d'una residenza isolata," ed è diventato famoso per le strutture rigorosamente geometriche.
- Giuseppe Pagano mi ha sempre conquistato per la sua indole indomabile ed infaticabile, per il suo essere tutto d'un pezzo, per le sue capacità di lottare per un credo sino all'ingenuità, per essersi ricreduto e pur tuttavia accettare il fronte, per poi combattere dall'altra parte sino all'immolarsi. È fondamentale soffermarsi attentamente sull'architetto e uomo Pagano ed amarlo per offrircene un quadro perfetto delle illusioni e disillusioni di quel periodo, facendoci comprendere sempre più i valori di base sociali e ideologici oltre che teorici e linguistici del Movimento Moderno in quel convulso periodo storico.
- Luciano Baldessari è stato un artista a tutto tondo, un ottimo pittore, uno scenografo, uno dei più bravi disegnatori ed ovviamente un architetto, che si occupò principalmente di stand espositivi, e con la Breda produrrà forse i più innovativi oggetti espositivi e architettonici solo al pari di quello successivo del 1958 della Philips di Le Corbusier.
- Alvar Aalto è nato nell'Ottocento, ma è considerato maestro della seconda generazione degli architetti moderni, incasella nel "Razionalismo empirico", facendone quasi un paradosso essendo i due termini contrapposti, ma veritieri in quanto il suo è proprio un razionalismo, che però non si richiama al sistematico, e ne cerca una nuova visione, che dall'internazionale facesse i conti con le tradizioni, seppure poi Alvar Aalto è forse stato il più internazionale degli architetti, avendo realizzato moltissime delle sue opere in giro per il mondo, ma partendo da una rivalutazione del tradizionale, anche perché la Finlandia, iniziava a costruirsi quella sua identità nazionale attraverso anche l'acquisizione di uno stile architettonico finlandese preciso.
- Luigi Piccinato riveste un ruolo particolare nella storia dell'architettura, pur se non sono capolavori compositive le sue opere architettoniche, che anche se "razionaliste" risentono di quel "malessere" procurato dalle ideologie fasciste dell'epoca, ma è importante in quanto, "tra i più attivi protagonisti della moderna urbanistica" e all'interno di quel dibattito nel quale l'architettura moderna è la ricerca di un nuovo modello di città, alternativo a quello tradizionale.
- Louis Isadore Kahn non rientra "nell'epoca del Funzionalismo" così come spesso definita, proprio perché ne ribalta i termini, di forma e funzione, con il ritorno alla progettazione classica della forma architettonica come entità plastica autonoma. Il movimento derivante dalla lezione di Kahn consiste nel recupero metastorico degli elementi linguistici e sintattici che la tradizione del classicismo ha consacrato, un recupero del passato non solo in quel solco del Movimento Moderno che ne elabora la memoria.