Romanzi e sceneggiature riportano in generale la dicitura "Ogni riferimento a fatti e/o persone reali è puramente casuale". Per quanto possa apparire assurdo, per I corvi di Tassh Raj è l'esatto contrario: tutto ciò che leggerete è accaduto davvero, tutti i personaggi che incontrerete sono assolutamente reali.
Perchè noi siamo stati lì, con il corpo, con la mente, con l'anima. Abbiamo costruito il mondo di Tassh Raj e lo abbiamo percorso assieme. Noi siamo stati davvero Hark e Antinea, Daryus e Urgoth e Rag'haq: in ciascuno di loro c'è molto di noi.
Chi siamo esattamente noi?Amici. Questo solo conta, sebbene qualcuno lo sia rimasto solo per il breve, intenso periodo di una campagna di gioco di ruolo. Anche questo rientra nel fisiologico ciclo della vita.
Tecnicamente, infatti, il romanzo è figlio di una fortunata campagna di gioco di ruolo svoltasi nell'arco del 2016, basata su regolamento originale e masterizzata da Andrea Sbragia (autore di Rockopolis GdR, 2018- edizioni Minos Games, Les Troubadours GdR, 2019- edizioni Minos Games, Eiyo GdT, 2020, edizioni Thundergryph, finalista al premio Chiosso 2019 e vincitore del premio 2020 per il miglior social deduction, attualmente in fase di sviluppo); è un tributo alla soddisfazione di creare, interpretare, narrare e scrivere una storia collettiva che dà il gioco di ruolo nella sua essenza. Il titolo originale è stato modificato in fase di stesura per motivi di copyright.
Il romanzo, è soprattutto, figlio dell'amore nel suo senso più ampio e universale. Di complicità profonda tra due anime affini, io e il mio compagno, che con l'abilità e la creatività di un grande master è riuscito a fondere in un regolamento semplice il suo scenario originale per gioco di ruolo e un corpus di racconti scritti da me decenni fa (Tassh Raj, la città della Giustizia nel deserto e La leggenda di Antinea), ma soprattutto lei, Antinea, personaggio controverso, alter ego che mi porto dietro fin dall'adolescenza, e tutto ciò senza che me ne rendessi veramente conto fino al finale epico della campagna. Amore e devozione per gli amici, i cui volti e voci e modi di fare familiari ho tenuto costantemente con me scrivendo, cercando di ricrearne con la maggiore umanità possibile i personaggi e le situazioni che avevamo vissuto assieme in quei mesi.
Ho pensato I corvi di Tassh Raj come un fantasy corale e non convenzionale, in cui l'ambientazione fantastica avesse un ruolo pari alla dimensione umana, ai sentimenti sviluppati dai personaggi, ciascuno con le proprie fragilità, antieroi o eroi per caso, e dai risvolti ecologisti nel prepotente risvegliarsi degli Elementi a scapito dei popoli di Tassh Raj e in coincidenza con l'avanzata del Caos, in un microcosmo turbato da cambiamenti climatici.
CREDITS:
- Ringraziamenti speciali ad Andrea Sbragia, deus ex machina di tutto questo. Sei la rotta il timone il mare aperto.
- A Pietro Bonciolini alias Hark mezz'elfo per la rilettura costante e il prezioso confronto.
- La poesia de "L'uomo con la panza" è un componimento intitolato Pensa che te ripensa di Enrico Maria Papini alias Daryus.
- Grazie al caro Nico Gattullo danzatore aereo e acrobata, per il personaggio di Nico.
- Grazie all'amica Isabel Viele per il personaggio di Ielenia Damakir.
- Grazie a Ste che c'era prima di Tassh Raj. A tutti i corvi. Voi sapete.
- Grazie di cuore ad Erica Isotta di Women Plot e a tutto lo staff per questa grande insperata occasione.
- Grazie a te, lettore. Buon viaggio.
Azzurra Eschini