Aurora, Gaia, Gianluca: sono i personaggi di questo romanzo. Giocata in un triplice registro, fra diario, poesia e narrazione, l'opera ci offre un viaggio spirituale nelle loro vite, alla ricerca della propria luce, persa di vista, ovunque, nelle proprie esistenze segnate da esperienze diverse e dolorose.
Accomunati fra loro dall'incontro con il Dott. Sacchi, figura fondamentale che con metodi originali guiderà ciascuno di loro nel ritrovamento di sé stessi, approderanno a diversi livelli di consapevolezza le cui conseguenze non saranno uguali o risolutive per tutti e tre.
Fra loro si stabilirà, però, un'indissolubile vicinanza, a tratti interdipendente, dettata dall'esigenza di aiutarsi reciprocamente, a mantenere vivi i progressi nel riconoscimento e nell'accettazione di sé stessi anche fuori dallo studio dello psicologo.
L' autocensura e la negazione di Aurora della propria indole creativa, al mondo e soprattutto a sé stessa, generate da eventi burrascosi avvenuti nel suo passato, hanno assoggettato l' incedere nella propria vita al ritmo di un profondo senso di inadeguatezza; ricordi, persone, luoghi e desideri possono essere riportati sotto una nuova luce, la sua.
La stessa che, forse, Aurora avrà finalmente il coraggio di chiamare con il nome che le si deve: GRAZIA; la stessa materia di cui sono fatti i suoi sogni più vividi.