HEINZ JÜRGEN WOLF (1936-2016) ha studiato romanistica, anglistica e filosofia nelle Università di Colonia e di Aix-en Provence (1957). Si è laureato in francese e inglese (1962); dottorato a Colonia con un lavoro sugli etnici francesi (Die Bildung der französischen Ethnica, Genève/Paris 1967). Conseguita la libera docenza nel 1970, è stato ordinario di Linguistica romanza nell'Università di Bonn dal 1974. Ha scritto numerosi lavori sulle lingue romanze e in particolare sulla fonetica storica, la formazione delle parole, la dialettologia e la toponomastica, e ha rivolto l'attenzione all'italiano e soprattutto al francese; dal 1983 anche al sardo. Vanta, fra le sue pubblicazioni, una monografia sullo spagnolo antico (Glosas Emilianenses, Hamburg 1991; Las Glosas Emilianenses, [ed. spagn.] Sevilla 1996), una storia della lingua francese (Französische Sprachgeschichte, Heidelberg 1979, 1991), una raccolta di studi e saggi (Studi barbaricini, Cagliari 1992), Toponomastica barbaricina (Nuoro, 1998) e una recente raccolta di 41 studi, soprattutto dedicati alle varietà linguistiche della Barbagia di Ollollai e dell'Ogliastra (Pro sa limba sarda de cras: Istùdios de linguìstica sarda 1992-2016).
Heinz Jürgen Wolf è stato, anche, particolarmente interessato al futuro della lingua sarda, come testimonia l'essere stato membro della Commissione di esperti nominata dalla Regione Autonoma della Sardegna per dare norme scritte certe e unitarie alla lingua sarda, culminata nelle Norme della "Limba Sarda Unificada", pubblicate nel 2001.
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GRAMMATICA STORICA DEL SARDO BARBARICINO. In questo libro, che riprende il suo materiale manoscritto, H.J. Wolf non ha trattato in modo esaustivo tutte le parti "tradizionali" di una "Grammatica", ossia fonetica, morfologia, sintassi, formazione delle parole . Viste le sue preferenze nella ricerca scientifica, non sorprende il fatto che la fonetica costituisca quasi due terzi del suo testo, la morfologia circa un terzo, e che la sintassi si limiti ai "fatti notevoli", sintetizzati in poche pagine. Dall'altra parte, è noto che è soprattutto la fonetica che offre le maggiori particolarità dei dialetti barbaricini.
Comunque sia, l'impareggiabile specialista Wolf non ha avuto il tempo di ultimare la redazione finale del manoscritto. Nonostante ciò, ci è parso importante curare la pubblicazione della presente Grammatica storica del sardo barbaricino.