Questo libro è il risultato di una ricerca storica formata dalla testimonianza diretta dei miei nonni; Guglielmo Vincitore (paterno), e Francesco Calogero Seddio (materno) e della nonna Giuseppina Ponte, sposa di Guglielmo. Per molti anni non hanno mai parlato con nessuno di quello che hanno visto e vissuto in quegli anni oscuri e terribili. Avevo chiesto loro, tante volte, di raccontarmi quello che avevano visto, provato, ma nulla, c'era sempre un muro invalicabile. Nell'estate del 2012 ho fatto visita ai miei nonni paterni e come tutte le volte che li vedevo ho provato a domandargli di raccontarmi qualcosa sulla Seconda Guerra Mondiale. Quella volta inaspettatamente ho trovato Guglielmo disposto a confidarsi con me. Quando ho capito che aveva l'intenzione di raccontarmi tante cose su quel periodo ho preso velocemente carta e penna e l'ho lasciato parlare senza interromperlo, senza fare domande. La paura è che se avessi chiesto di scendere nei dettagli probabilmente si sarebbe interrotto il racconto, ci avrebbe ripensato. Allora l'ho lasciato parlare e ho continuato a scrivere velocemente tutto quello che riuscivo a riportare su un foglietto di carta che ho trovato vicino al tavolo nella sala, dove c'era il telefono. In quei giorni dopo la testimonianza di Guglielmo chiesi anche a mia nonna Giuseppina se avesse voluto raccontarmi qualche cosa della guerra e anche lei mi parlò di alcuni aneddoti. Qualche anno prima ero riuscito ad avere la testimonianza anche dell'altro mio nonno, Franco che mi aveva raccontato quello che gli era successo durante l'ultima guerra. Storie rimaste volutamente dimenticate nelle loro menti e nei loro ricordi, per non far riaffiorare antiche ferite e orrende immagini dal passato.
Questo libro si prefigge come unico scopo quello di divulgare e raccontare, con una cronistoria i fatti, consegnando alla storia quello che furono le vicissitudini degli ultimi combattenti della Seconda Guerra Mondiale. Nel bene o nel male uomini e donne che hanno servito la loro Patria pensando di essere nel giusto, rischiando la propria vita ogni giorno, ogni secondo, lontano dalle proprie case, dai propri affetti e dalla propria terra. Queste storie riemerse dopo 80 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, sono una delle milioni di testimonianze di quel tempo. Molte sono andate perdute e se ne sono andate con gli ex combattenti che piano piano morendo di vecchiaia, se le sono portate nella tomba. Altre sono emerse e riportate in documentari o libri come in questo caso. Queste ultime testimonianze della più spaventosa guerra che l'umanità abbia affrontato sono a testimoniare e a far riflettere perché tali sciagure non accadano mai più.
Perché scrivo di ultime testimonianze? Perché queste persone durante la guerra erano le più giovani. Gli ultimi sopravvissuti non sola alla guerra, ma anche al tempo. Le ultime persone in vita che nel 2015 hanno potuto ancora testimoniare sulla Seconda Guerra Mondiale.
Questa è la loro storia