Nonostante un terribile passato da ex chierichetto, ex scout ed una lunga militanza di estrema sinistra, l'ingegner Giuda Caino Arpagone De Chiecchis è una persona buona e, a dispetto dell'educazione cattolica impartitagli dalla madre, un omosessuale alternativo di successo. Purtroppo per lui, il suo essere anticonformista e politicamente scorretto lo fa emarginare, per la seriosa ed intransigente comunità omosessuale di Torino è un inaccettabile diverso, un degenerato da eliminare, e viene assoldato un pericoloso sicario per mettere fine alle sue intemperanze.
Per sfuggire alle conseguenze del suo primo omicidio, quello del sicario, Giuda Caino inizia una lenta ed inarrestabile discesa nella follia. Dapprima, per liberarsi del cadavere della vittima, richiede l'aiuto di un feroce lanzichenecco mandrogno, un vero e proprio depravato che, umiliandolo, gli farà scoprire i suoi limiti morali e le sue paure. Dopodiché, guidato dagli insegnamenti di un vecchio gerarca folle, un decadente fascistone romano che vive in un mondo tutto suo, che gli farà scoprire un feroce e delirante razzismo verso alcune categorie di meridionali ed i sacrifici umani in onore del dio dei mari della Magna Grecia, diventerà un omicida seriale di successo, immolando decine e decine di sventurati alla sua libidine deviata.
Nulla sembra in grado di fermare la sua furia omicida. La sua unica debolezza è la ginecofobia, una terribile malattia psichiatrica che gli fa provare orrore per le femmine e giungerà a fargli uccidere anche giovani donne.
Per oltre un ventennio il feroce omicida seriale semina impunemente morte nel torinese, finché un brutto giorno la sua strada finirà con l'incrociare quella della più pericolosa tra le donne, una fanciulla molto intima con Satana.
La follia, il sadismo, il razzismo, il disperato bisogno di una fede a cui aggrapparsi, illudendosi di un'impossibile redenzione, il satanismo e, soprattutto, la ginecofobia porteranno Giuda Caino ad una lenta ed inesorabile discesa negli inferi.