About the Book
Ormai la Fusoco di Eric è talmente ricca che potrebbe finanziare anche cinque campagne napoleoniche, ma Eric si guarda bene dal palesare a Napoleone, sempre in cerca di denaro per finanziare le sue futili conquiste, di esserne il proprietario. La flotta ora conta diversi bastimenti, il più moderno dei quali, appena uscito dai cantieri di Norfolk, viene catturato dagli inglesi e fatto riparare nella baia interna di Faro, in Portogallo. Con un audace colpo di mano, degno di un movimentato film di grandi suggestioni, la squadra di incursori messa su da Eric e Guillaume, il suo fidatissimo amico, riesce a portarselo via e ormeggiarlo nel tranquillo porto di Cassis, per armarlo degli speciali cannoni approntati all'uopo. L'ULTIMO VIAGGIO è il romanzo della maturità del protagonista, il quale tra un'avventura e l'altra, specie venendosi a trovare in assenza della compagnia dell'amico fraterno, apprezzerà pienamente la vita familiare con la sua adorata Virginie e sua figlia Pauline. Conoscerà la nuova corte di Napoleone, ormai assurto a imperatore dei francesi e nel frequentarla per un breve periodo, incontrerà la deliziosa Louise che lo indurrà a godere delle musiche del tempo, in particolare di Beethoven, Cherubini e Haydn. Lo scavezzacollo di un tempo, Guillaume, incontrata la donna che da sempre ha amato, si sposa e per un certo periodo si concede una vita tranquilla, lasciando la mondana Parigi per la più modesta Marsiglia. Eric, raggiunta sua moglie a Richmond, la quale è in procinto di dare alla luce il suo primo figlio, la trova allettata, preda di misteriose febbri che la debilitano di giorno in giorno sempre di più. Succede quello che Virginie aveva sempre temuto. Intrapreso il viaggio di ritorno attraverso l'Atlantico con i due amici sul glorioso brigantino Virginia, dovranno subire il proditorio attacco da parte della squadra inglese che accerchia il loro veliero nel golfo di Cadice. Seppur dotato dei potentissimi cannoni a lunga gittata inventati dall'inarrivabile scienziato Jardine e pur difendendosi come un leone, dopo avere affondato diverse unità della flotta di Sua Maestà, il Virginia è costretto a subire lo smacco di essere catturato. Durante la battaglia, infatti, era venuto a mancare il vento necessario a che lo svelto e veloce scafo si potesse defilare dalla lunga battaglia, giacché è molto più veloce dei vascelli inglesi. Sarà il coraggioso Francois, a costo della vita, ad affondare il brigantino affinché il nemico non possa impadronirsi dei rivoluzionari cannoni di cui è dotato. Tutto l'equipaggio sopravvissuto, salvatosi sulle scialuppe, viene catturato e, con esso, anche Eric e Guillaume che, complice il comandante e gli altri ufficiali, si fanno passare per membri dell'equipaggio. Imprigionati sulla fregata Bellerophon, vengono tradotti a Southampton e rinchiusi nel poco sicuro forte sul porto. Dal quale fuggono prima di essere riconosciuti, Eric come proprietario della Fusoco e Guillaume come suo socio di minoranza.Seppure fosse stato facile fuggire dal forte, il proseguimento della fuga in territorio inglese si complica e solo grazie all'aiuto di Anne Marie Remusat, ancora residente a Londra, i due amici riescono a raggiungere l'Olanda e da là, con più facilità, la Germania dove, dopo un soggiorno forzato che innervosisce Guillaume anelante a riunirsi alla sua sposa, Eric riesce a collegarsi con la Grande Armée. Napoleone, reduce vittorioso della battaglia di Ulm, memore degli aiuti ricevuti da Eric, già a suo tempo elevato al titolo di senatore dell'impero e insignito della Legion d'Onore, lo invita a seguirlo a Vienna e lo nomina, seduta stante, suo colonnello consigliere. In tale veste, riunitosi a Guillaume, i due amici assistono alla battaglia del Pratzen contro gli austriaci e i russi, in cui il grande condottiero sbaraglia i nemici in una battaglia all'ultimo sangue, che sarà ricordata come quella di Austerlitz.