Excerpt from Elogio di Matteo Maria Bojardo

Fonte d' inestimabile gioia. La qua le dentro non potendomi capire, in breve rima scintillo; piccolissimo argomento di grande benevolenza. Tuttavia desiderio invincibile mi sollecita ad ofierirvi novello con trassegno di amicizia che addicasi a me che attempo e gli accumu lati anni mettono sul declinar del la vita: i quali fra gl' instabili mutamenti di parteggiar valicati, mi furono dolente scuola di molta esperienza. Rimembro ancora con ribrezzo il mal talento signoreg giante, il Sacerdozio e l' Impero vilipesi, gli odii implacabili, le insidiose vendette e gli empii scrit ti inverecondi che il potere della ragione a_fiievolivano, insinuando perniciose passioni e diverse. E quantunque mutato sia. L' ordinedelle cose, e durabile pace, religion venerata e paterno reggimento, ci ristorino de' sofierti mali, nulladi meno il vizio brigasi di soppiatto rinfrancare il fiaccato orgoglio e con tristi blandimenti serpeggia per gl'incauti petti non difesi. Ri volgendo meco così fatti pensieri, divisai di mettervi innanzi esempli che l' animo vostro inchinevole al bene vie maggiormente al bene attaccassero. Egli è vero che splen denti e continui roi si pajono nel l' ottimo vostro Genitore di soda religione fornito, di animo amico e pietoso, integerrimo Magistrato e del pio nostro Sovrano teneris sima; e nella pregiabilissima Geni trice in cui tutti sf adunano river berando i pregi di lui. Ma come esprimere con parole cotanta lucesenza ombrarla e senza ofiendere la delicata modestia di chi la dif fonde, ed a che pro? S' ella c' entra tutto il giorno per gli occhi at tentissimi a raccogliere. Toccar po teva degli Avi vostri, ed altri il fece. Per ciò dirizzai il pensiero all' elogio del Conte Matteo Maria Bojardo, non è ancor gran tempo da me scritto e di poi abbandona to fra i calcoli, resistendo alle sol lecitazioni di persone letterate e favorevoli a tutto che m' appartie ne, le quali me continuo pressava no a metterlo fuori, e andai per suaso che Bojardo di alto stato, di luminosa dottrina, lustro del XV secolo, por si potea ad esemplare.

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